
i tifosi espongono striscioni chiedendo uno stadio migliore
La tifoseria e la squadra si godono le ultime giornate di tranquillità prima della volata finale del campionato. Il 3-1 rifilato al Mantova e il conseguente allungo in classifica sullo Spezia hanno riportato serenità in tutto l’ambiente, rimasto scottato dalle due – immeritate – sconfitte consecutive contro Sassuolo e Spezia. "Ma paradossalmente sono state proprio queste due partite che ci hanno permesso di compiere lo step finale di un percorso di crescita mentale e morale clamoroso" ha sottolineato il direttore sportivo Davide Vaira, intervenuto telefonicamente alla trasmissione "Il neroazzurro" in onda su 50 Canale. "I ragazzi, grazie all’enorme lavoro quotidiano di mister Inzaghi e del suo staff, hanno acquisito fiducia e consapevolezza. All’inizio sembrava quasi che non si rendessero di quanto fossero forti: adesso invece chiunque venga scelto, scende in campo con l’autorevolezza di giocare per una formazione che recita il ruolo di protagonista". Alle viste c’è la sfida di Cosenza, "un altro banco di prova estremamente difficile – ha aggiunto Vaira -. Non dobbiamo farci ingannare dalla classifica e neppure farci prendere dall’entusiasmo o dall’ansia di vincere a tutti i costi: in B tutti gli avversari sono ostici, duri da superare. Non possiamo dare niente per scontato. Dalla nostra abbiamo il vantaggio di lavorare con serenità e convinzione nei nostri mezzi. I risultati ottenuti fino a oggi sono il frutto dell’impegno costante in allenamento e della bontà delle prestazioni offerte".
Il diesse nerazzurro ha ben chiaro in mente quale sia la strada migliore da percorrere per avvicinarsi sempre di più all’obiettivo: "Dobbiamo essere bravi a concentrarci su noi stessi. Ma Inzaghi in questo è un maestro, ha trasmesso la sua mentalità a tutti i componenti della società: siamo tutti focalizzati sul ‘qui e ora’, sul lavoro giornaliero, sul miglioramento costante. Nessuno pensa che, con i 5 punti di vantaggio, la corsa sia già conclusa". Questa capacità di focalizzarsi esclusivamente su un impegno alla volta, senza fare tabelle o calcoli, è divenuta anche la forza dello spogliatoio: "Prima che ottimi professionisti, i nostri sono uomini eccezionali. D’altronde non si può compiere un cammino come il nostro senza doti morali fuori dal comune. La tifoseria l’ha capito e ce ne dà dimostrazione ogni volta che scendiamo in campo".
M.A.
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