
Matteo Tramoni, 25 anni, abbracciato dai compagni dopo il gol a Brescia
Ci sono annate che sono destinate a finire nell’immaginario collettivo. Campionati trionfali, vittorie memorabili e formazioni che vengono scandite dagli appassionati col ritmo delle terzine dantesche: chi, con i capelli imbiancati dall’età, almeno una volta non si è cimentato nel mitico "Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea", esaltando l’Italia che nel 1982 si laureò campione del mondo? Nel suo piccolo anche Pisa ha numerose squadre che sono entrate a far parte della cultura sportiva di un’intera tifoseria: sono le formazioni che hanno conquistato traguardi storici come le promozioni in massima serie.
1968
La prima a riuscirsi fu quella allenata da Renato Lucchi nel 1968: la particolarità è che nell’ultimo turno della cadetteria, a causa del numero dispari di partecipanti, i nerazzurri rimasero sul divano, con l’orecchio attaccato alla radio, in attesa del risultato che li avrebbe spediti nell’Olimpo del calcio. Di quella squadra tutti ricordiamo il portiere Antonio Annibale, il libero Piero Gonfiantini (315 presenze col Pisa), lo stopper di San Frediano a Settimo Fabrizio Barontini (317 gettoni ufficiali), Roberto "Ruspa" Gasparroni, e poi i bomber: Sandro Joan, Giampaolo Piaceri e Pier Paolo Manservisi.
1982
Quattordici anni più tardi, il 13 giugno 1982, mister Aldo Agroppi festeggiò la promozione in A con il pareggio a reti bianche contro la Reggiana. In campo c’era Alessandro Mannini (255 presenze col Pisa) in porta; i difensori Fabio Massimi, Arturo Vianello e Felice Secondini; in mezzo al campo Walter Viganò, il capitano Luigi Gozzoli; le ali Roberto Bergamaschi e Attilio Sorbi, la mezza punta Pasquale Casale, gli attaccanti Enrico Todesco e Alessandro Bertoni.
1985
Tre anni dopo arrivò il secondo salto in alto, nell’1-1 casalingo del 16 giugno 1985 contro l’Arezzo. In campo, guidati dal compianto Gigi Simoni, c’erano: l’inossidabile Alessandro Mannini; in difesa Michele Armenise, Marco Masi, Franco Ipsaro e Giuseppe Volpecina; in mezzo al campo capitan Klaus Berggreen, Bruno Caneo e Daniele Bernazzani; poi il numero 10 Paolo Giovannelli a supporto di Wim Kieft e Paolo Baldieri.
1987
Indubbiamente lo schieramento che più di tutti è finito nella leggenda è quello che il 21 giugno del 1987 conquistò, sul terreno dello "Zini" di Cremona, la più rocambolesca ed emozionante delle promozioni in A. L’artefice di quell’1-2 rifilato ai grigiorossi fu ancora una volta Gigi Simoni. Ai suoi ordini scesero in campo: Gianpaolo Grudina (soltanto un infortunio sofferto pochi giorni prima del match costrinse Mannini al forfait); i difensori Davide Lucarelli, Mario Faccenda, Antonio Cavallo e Bruno Caneo; a centrocampo Ferruccio Mariani, Stefano Cuoghi, Claudio Sclosa e Paolo Giovannelli; in avanti il tandem delle meraviglie composto da Luca Cecconi e Lamberto Piovanelli.
1990
Si giunge così all’ultima formazione capace di centrare il passaggio in Serie A: quella scesa in campo il 6 maggio 1990. Lo 0-0 interno col Cosenza fu ottenuto dal portiere Luigi Simoni; i difensori Antonio Cavallo, Davide Lucarelli, Alessandro Calori; Stefano Cuoghi, Aldo Dolcetti, David Fiorentini e Mauro Boccafresca in mediana; in attacco Maurizio Neri, Beppe Incocciati e Piovanelli. E oggi? Chi saranno i grandi protagonisti della formazione che conquisterà la Serie A?
M.A.
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