
L’arrivo del premio Barbaricina
La domenica a San Rossore presentava al top dell’interesse il 34° premio Enrico Camici e il 29° premio Barbaricina, due Handicap Principali che garantivano grande incertezza. Due corse calate nel presente agonistico ma anche, storicamente, in un passato glorioso quale fu quello di “Barbaricina paese dei cavalli” e dei suoi tanti protagonisti. Otto specialisti della velocità a confronto nel premio “Enrico Camici”, metri 1200, che vedeva Er Faina e Free Nation nel ruolo di favoriti. Il traguardo ha invece sancito il predominio dell’indistruttibile Liborio (M. Sanna) che, malgrado una stagione molto dispendiosa, è riuscito a respingere Ninco Nanco. Tredici cavalli nel premio “Barbaricina”, metri 1750, con la femmina Zittella nel ruolo di favorita. Alla resa dei conti la cavalla non è potuta andare oltre un pur onorevole terzo posto battuta da Exertive (S. Sulas), che era la nostra favorita, e Miss Michenry.
Una corsa ormai tradizionale nel calendario di San Rossore era il premio Circolo Filippo Mazzei che ricordava una grande figura (Mazzei fu medico, filosofo, politico noto nel mondo fino ai neonati Stati Uniti d’America) ma anche l’intensa attività dell’associazione culturale che a lui si ispira. Ben 13 i cavalli al via in questa maiden sui 1600 metri. I favori del pronostico erano orientati su Elegant Power ma il baio figlio di Ebrah ha deluso cedendo il passo a Invincibiletomorrow (G. Ercegovic) e Rhodreego. A premiare, la vicepresidente Teresa Sichetti. Nella disputa della condizionata premio “Nova Estintori”, metri 2400 – una corsa che sottolineata l’importanza di avere qualificati sponsor nell’ambito delle attività di un ippodromo – campo fin troppo ridotto di partenti e favori del pronostico per Anthimus ma anche questo favorito è finito ko. Ha vinto Fly High (M. Sanna) precedendo Cyclone Arrow.
Va infine ricordata la corsa che apriva il convegno, riservata ai gentlemen rider e alle amazzoni, e dedicata, sulla distanza dei 1750 metri, a un personaggio di grandi meriti sportivi quale fu Pier Vittorio Zaini. Industriale di un’azienda storica nel campo del cioccolato, Zaini fu anche un appassionato cavaliere che vinse, benché il suo impegno nell’industria dolciaria, ben 520 corse in una lunga carriera che lo vide spesso protagonista anche sulle piste di San Rossore. Il figlio Luigi, legato al mondo del purosangue dopo la morte del padre, a San Rossore come in altri ippodromi italiani, ogni anno, in occasione del premio Pier Vittorio Zaini, aveva messo in palio bellissime confezioni di dolciumi. Qua il favorito era Le Bagarre (C. Sanna) che non ha deluso. Si torna a correre non giovedì ma domenica 30 marzo con l’XI Palio dei Comuni della Provincia di Pisa che vedrà concorrere 25 campanili.
r. c.
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