ANDREA MARTINO
Sport

Lindispensabile, il gran ritorno. Il bomber si allena con il caschetto

Il "rinoceronte" danese si riprende l’attacco dopo lo stop per l’espulsione. All’attivo già sei gol e tre assist

Il "rinoceronte" danese si riprende l’attacco dopo lo stop per l’espulsione. All’attivo già sei gol e tre assist

Il "rinoceronte" danese si riprende l’attacco dopo lo stop per l’espulsione. All’attivo già sei gol e tre assist

Il gioco d’ora in avanti si farà durissimo. Nessun avversario, salvo casi eccezionali, accetterà remissivamente il ruolo di vittima sacrificale al cospetto del Pisa: nella volata verso il traguardo che vedrà impegnati i nerazzurri e lo Spezia in un testa a testa appassionante non ci saranno partite scontate. L’unica possibilità che abbiamo tutti è di calcarci per bene in testa l’ideale elmetto e prepararci a una battaglia sportiva da vivere tutta d’un fiato. L’esempio migliore di questa attitudine ce lo fornisce uno degli uomini più attesi, il cui ritorno in campo porterà giovamento alla forza d’urto della linea offensiva nerazzurra: Alexander Lind. Il "rinoceronte" danese è stato immortalato ieri, sui social della società, con un vistoso caschetto protettivo sul capo: risultato di uno scontro fortuito che gli è costato due punti di sutura.

Sgomberiamo immediatamente il campo da dubbi e interrogativi: si tratta di semplice precauzione, il centravanti guiderà l’attacco di Pippo Inzaghi sabato pomeriggio contro la Juve Stabia. E concedeteci la battuta, parafrasando uno dei cori più storici lanciati dalla curva Nord "Maurizio Alberti": due punti soli non bastan più, ne vogliamo almeno tre per ritornare a vincere. Toccherà al numero 45 tradurre in realtà questo auspicio, riprendendo il ruolo di terminale nello scacchiere disegnato da Superpippo.

Partito comprensibilmente con i gradi di alternativa a Nicholas Bonfanti, nel giro di un mese e mezzo l’attaccante acquisito dal Silkeborg ha trovato sempre più spazio nel cuore dell’attacco, finendo per scalzare lo "squalo" e diventare a tutti gli effetti la guida del pacchetto avanzato. Contro il Cesena, lo scorso 5 ottobre, arrivarono la prima gara da titolare e la prima gioia in nerazzurro: da lì in poi per Lind è stato impegno infaticabile corrisposto da sostegno incondizionato da parte della tifoseria. Il suo lavoro in favore del bene supremo della squadra è stato talmente apprezzato che i supporter non hanno mai mugugnato neppure nelle sette partite consecutive, tra metà dicembre e fine gennaio, nelle quali Lind non è riuscito a gonfiare la rete della porta avversaria.

Lo score del "rinoceronte" recita 6 reti – tutte decisive ai fini della vittoria ad eccezione del sigillo apposto nel 2-2 con il Cosenza – e 3 assist: niente male per un 22enne alle prese con la prima esperienza in carriera al di fuori del paese natale. Ma sono anche altri numeri che rendono il danese "lindispensabile" (fateci quest’altra concessione) della fase offensiva pisana: i gol sono arrivati a fronte di 8 conclusioni nello specchio della porta, evidenziando quindi un’accurata precisione dei suoi tentativi. Per valutare l’apporto di Lind al gioco nella metà campo offensiva è utile soffermarci anche sui metri percorsi con i passaggi progressivi: sono 373, il 26% della distanza coperta da tutti i suoi suggerimenti per i compagni. L’uomo giusto per il calcio verticale proposto da mister Inzaghi.

M.A.

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