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Lo Squalo e quella voglia di fare gol: "Sono arrabbiato solo con me stesso"

Lo sfogo di Nicholas Bonfanti al "Nerazzurro" di 50 Canale. Risultati migliori per Lind che ha assunto il ruolo di unica punta

Lo Squalo e quella voglia di fare gol: "Sono arrabbiato solo con me stesso"

. Nella foto accanto, durante la partita Frosinone-Pisa di agosto scorso, l’esultanza dei nerazzurri, dopo il gol di Nicholas Bonfanti (. foto Alive

di Michele Bufalino

"E’ stato un mese e mezzo difficile perché non sono riuscito a fare quello che amo di più, fare gol". Parola di Nicholas Bonfanti al Nerazzurro di 50 Canale. Lo Squalo sta attraversando un periodo complicato, giocando con regolarità. Il suo sfogo televisivo non è da intendersi come un giocatore che scalpita per giocare di più, bensì, come è stato lo stesso giocatore a chiarire, Bonfanti ce l’ha con sé stesso: "Sono un ragazzo emotivo e vivo di emozioni - continua il giocatore -. Sono arrabbiato con me stesso perché vorrei fare come mio padre che è riuscito ad esordire in Serie A. Se non segno è colpa mia e questo periodo mi ha fatto anche innervosire".

Bonfanti infatti è molto legato ai suoi compagni e al tecnico, che gli è entrato dentro, nel profondo: "Essere allenati da uno degli attaccanti più forti della storia del calcio è un privilegio, ringrazierò sempre il mister perché mi ha stimato fin dal primo giorno". Inutile negare però che, nell’ultimo mese e mezzo, Alexander Lind lo ha superato, grazie al suo ottimo periodo di forma, nelle gerarchie per il ruolo di unica punta. Ciò è dovuto da un calo, a livello di performance, nell’efficacia dei tiri in porta del giocatore, ma anche per una maggiore generosità in mezzo al campo. I dati parlano di un Bonfanti passato da 1,4 "gol attesi" a partita, fino a 0,7 e 0,4 delle ultime prestazioni. Se Bonfanti viaggiava a una media di 3-4 tiri in porta a partita nelle prime 7 partite disputate, successivamente è calato a malapena a una media di un tiro pulito in porta a partita. Paradossalmente però è migliorata la precisione dei passaggi con dati che prima si attestavano al 67%, mentre nelle ultime quattro gare disputate superano l’85% di completamento.

Gli osservatori della nazionale, che lo hanno visionato con Tramoni (adesso con lo stesso numero di gol dello Squalo) torneranno però a visionarlo, forse già dalla prossima gara con la Sampdoria. Lind invece, rispetto a Bonfanti, è un giocatore meno esplosivo nel cercare la battuta a rete, ma ultimamente si sta ritagliando uno spazio importantissimo a causa della mole di passaggi tentati per i compagni con una media di 10 passaggi nella trequarti avversaria a fronte di una media di due tiri tentati a partita che finora gli sono valsi due gol contro Cesena e Sud Tirol.

Sarà questo forse il segreto del danese che, in questo momento, anche a causa della sua stazza, riesce a tenere alta la squadra e a favorire gli inserimenti dei compagni. C’è anche il suo zampino nella rete che ha portato Tramoni al gol del 3-1, dopo essere stato abbattuto da un difensore, dando il là alle sterzate ubriacanti con cui il corso ha chiuso i conti della sfida di Cremona. Così diversi e così complementari, per il momento però di vederli giocare insieme proprio non se ne parla e il posto da unica punta resta... una poltrona per due.

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