SAVERIO BARGAGNA
Sport

MAXI SALDI ALL’ARENA

Il Pisa regala gol e viene travolto dal Cittadella: crisi

di Saverio Bargagna

Il calcio è già di per sé un gioco complicato se poi ci segniamo da soli diviene difficile: addirittura è impossibile uscirne indenni se l’avversario di fronte è mediamente tosto. Il guaio più grave è che ripetiamo sempre il medesimo errore. Un copione scellerato che sta compromettendo la stagione: che sia una caduta di Birindelli, piuttosto che un infortunio del portiere o un errato posizionamento di un difensore – insomma, chiunque sia il responsabile – a macchiare la prova è sempre un grave errore tecnico. Ciò finisce per offuscare, almeno in parte, ciò avviene prima o dopo l’episodio determinante.

Analizziamo il disastroso ko di ieri all’Arena. Masucci va ad un passo dal gol dopo appena 3 minuti, ma passa appena un giro di orologio, e il Pisa è già sotto. Il patatrac emerge da un fallo laterale e da una lettura difensiva sbagliata: così Gucher, in colpevole ritardo, non riesce a chiudere su Gargiulo che – solo a lungo in piena area di rigore – batte Perilli. Evitabile? Senza dubbio. L’aggravante, che pone la piena tombale sul resto del match, giunge tredici minuti dopo: Pisa è in pieno controllo della palla, la squadra manovra dalle retrovie senza particolari pressioni. Birindelli serve all’indietro Benedetti che colpisce male il pallone così da trasformare il proprio retropassaggio in un assist per l’attaccante del Cittadella Ogunseye. Il difensore forse è indotto all’errore da una zolla (a proposito, il manto erboso davvero presentava inedite criticità), ma poi ci mette il carico da novanta stendendo in piena area il centravanti ospite. Rosso diretto, rigore e 0-2. Dopo due episodi simili è possibile compiere una compiuta analisi tattica della sfida? E’ possibile dire: dovevamo schierarci a tre piuttosto che a quattro in difesa? Si può parlare di carattere? È evidente che tutto perde senso. E il Pisa – che non tutte le volte non può pensare di rimediarla – stavolta perde anche il capo. Il resto del match, così, si trasforma in una lunga e inevitabile agonia. Il Cittadella è una squadra vera: gioca semplice, pulito, picchia se è necessario. Non va mai in affanno, anzi se ha l’occasione punge e sfiora lo 0-3 in numerose occasioni. Perilli ci mette una pezza. La sfortuna, invece, si accanisce: Meroni, da poco entrato, si scontra brutalmente con Vita ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Ci sarà sabato prossimo con la Spal? Vedremo. Di sicuro il Pisa dovrà già rinunciare a Varnier e Benedetti. La trasferta di Ferrara parte già con una emergenza in difesa.

Nella ripresa D’Angelo prova a ridisegnare l’assetto: fuori Vido per De Vitis. Retroguardia a tre e centrocampo a quattro. Meglio? Appena un po’ e comunque ogni segnale di risveglio viene meno di fronte al nuovo errore difensivo. Pavan deve schiacciare due volte da solo davanti a Perilli prima di metterla dentro. Notte fonda. Lo 0-4 dell’ex Iori è così ininfluente che passa quasi inosservato. Il gol della bandiera di Marconi in rovesciata (bellissimo gesto tecnico) è accolto da un silenzio glaciale di un’Arena vuota e (nei suoi pochi presenti) sotto choc. Pisa rialzati e fallo alla svelta.