Moreo, tanti ruoli, tutti da standing ovation: "Inzaghi ha portato grande entusiasmo"

"E’ bello essere lì davanti, ma se sbagliamo atteggiamento e prestazione in un attimo ci possiamo ritrovare dietro. Stare sul pezzo" .

Moreo, tanti ruoli, tutti da standing ovation: "Inzaghi ha portato grande entusiasmo"

Stefano Moreo si racconta tra presente, passato e futuro

di Michele Bufalino

PISA

Stefano Moreo si racconta tra presente, passato e futuro. L’attaccante nerazzurro ha parlato del momento della squadra, del suo rapporto con Inzaghi e con i compagni.

Moreo, quanto ha inciso l’arrivo di mister Inzaghi?

"Tantissimo. Già a inizio ritiro quando mi chiedevano di lui dicevo che avrebbe portato tanto entusiasmo. Ha portato tantissimo a questo sport sia da giocatore che da allenatore".

Sentite le pressioni del momento?

"E’ bello essere lì davanti, sappiamo però che se sbagliamo atteggiamento e prestazione in un attimo ci si può ritrovare dietro. Abbiamo fatto un grande inizio di campionato e dobbiamo arrivare almeno all’inizio del girone di ritorno con più punti possibile".

Che differenza c’è dallo scorso anno?

"E’ stata un’annata difficile sia per la squadra che per me. Quest’anno sono arrivato in ritiro preparato e sapevo quello che il mister poteva darmi e anche quello che io potevo dare a lui. Sono contento del ruolo che mi ha cucito addosso, riesco a giocare molti palloni e a fare molto bene".

A livello personale lo scorso anno fu difficile, anche il pubblico la imbeccava. Oggi invece lo stesso pubblico le riserva una standing ovation.

"Chiaramente quando una squadra ti cerca così tanto il tifoso pretende molto da te giustamente anche perché il Pisa ha speso parecchi soldi per ingaggiarmi. Non potevo essere il bomber che cercava la squadra, ma quello che ho messo e che sto mettendo adesso è sempre stato il massimo. Poi quando la squadra va male è anche difficile vederlo molto spesso. Sono contento della scelta fatta due anni fa e la rifarei".

Tanti ci siamo interrogati sul ruolo di Stefano Moreo. Che giocatore si sente di essere?

"Quello di oggi è il ruolo più adatto a me. Posso stare vicino alla porta ma anche creare gioco. Ho fatto tanti, mezzala e anche esterno. Con gli inserimenti da fuori però posso essere anche molto incisivo".

Il grande impegno però può portare ad essere meno lucido sotto porta?

"Negli anni col mio sacrificio spendo molte energie e quando serve lucidità sotto porta un po’ mi è mancata. L’ho sempre detto. Ci sono due attaccanti giovani nel Pisa come Bonfanti e Lind".

In questo primo periodo ha potuto apprezzare la crescita del danese?

"Assolutamente sì. All’inizio era arrivato in una condizione negativa, era indietro e faceva fatica a integrarsi. Ora ha uno strapotere fisico che ci lascia senza parole in allenamento. E’ una grande arma che abbiamo".

Che partita vi aspettate sabato?

"Sarà una partita difficile. Il Sud Tirol ha vinto a Cosenza su un campo difficile e sono in salute. Sappiamo di dover essere quelli di sempre in casa, non possiamo sbagliare l’approccio. Stiamo preparando la partita al meglio e recuperare i compagni infortunati".

Statisticamente ha grandi numeri anche in difesa.

"In tutti gli anni ho sempre avuto questi numeri. Le palle inattive sono il mio forte e riesco a recuperare molti palloni. In fase difensiva do una mano ai miei compagni e faccio ripartire l’azione. Mi riconosco in questi dati statistici".

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