REDAZIONE PISA

Noi quelli da battere?. Più forti della sfortuna

In otto giornate: sei vittorie e diciassette gol segnati (miglior attacco) nonostante i lunghi infortuni di Esteves e Leris e l’attacco ridotto all’osso.

L’allenatore Filippo Inzaghi guarda sempre avanti (. foto Alive

L’allenatore Filippo Inzaghi guarda sempre avanti (. foto Alive

Lasciamo che siano i numeri a parlare: otto giornate di campionato, sei vittorie, un pareggio e una sconfitta. Diciassette i gol segnati (miglior attacco), nove quelli subiti (nono miglior dato). Tre punti di vantaggio rispetto allo Spezia secondo, quattro rispetto al Sassuolo terzo, quindi dalla zona playoff. Con un quinto di campionato ormai alle spalle, i dubbi sono sempre meno: il Pisa sembra essere la squadra da battere in questa Serie B. Sembra saperlo anche Filippo Inzaghi, il quale dopo la vittoria contro il Cesena a questa domanda ha risposto con un sorriso, con il quale sembra aver preso tempo per studiare la giusta risposta: "Non abbiamo bisogno delle pressioni che devono avere altre squadre. All’inizio non eravamo indicati, ma ora non possiamo essere i favoriti". Insomma, l’allenatore ha voluto spostare il "peso" del risultato su formazioni più accreditate ai nastri di partenza, come il Sassuolo, la Cremonese e la Sampdoria (anche se queste ultime due non sono state di certo protagoniste a inizio stagione). "Dobbiamo avere un certo equilibrio e non pensare oltre la prossima gara". Insomma, guai a fare passi troppo larghi. Però, bisogna considerare che il Pisa è stato più forte anche di una sorte finora avversa. Sì, perché aver ottenuto questi risultati nonostante i lunghi infortuni di Esteves e Leris, che avrebbero messo in ginocchio la maggior parte delle altre squadre di Serie B.

La vittoria contro il Cesena, con l’attacco ridotto all’osso, è stata quindi esplicativa: non esistono seconde linee. D’altronde, difficile pensare che Lind, acquistato per 3,5 milioni di euro possa esserlo, aveva solamente bisogno di ambientamento. Mentre pare quasi uno "scandalo" che uno come Arena si sieda in panchina, ma come è possibile tenere fuori uno tra Moreo e Tramoni? Proprio il fantasista ex Gubbio ha dimostrato come i nerazzurri non siano dipendenti dalla presenza del numero 11. E non scordiamoci che a gennaio tornerà in campo un certo Morutan, con il tasso di qualità che si alzerà ulteriormente… Nelle ultime stagioni di Serie B, la prima porzione di campionato era già stata anticamera di quella finale, con soltanto lo stesso Pisa, che ha passato più giornate in testa rispetto alle avversarie, a non riuscire a centrare l’obiettivo. Inzaghi e la squadra si sono così dimostrati al momento più forti della cabala, e se è sì vero che i bookmakers all’inizio non venivano posti da favoriti, è altresì vero che è normale che un inizio così abbia posto la pressione sulle spalle del Pisa.

Lorenzo Vero

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