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Lo stacco di testa di Idrissa Touré, 26 anni (foto Ravaglia). A destra il rosso a Donnarumma
Stavolta la frenata è più evidente perché le colpe calcistiche (si intende) sono da imputare per buona parte al Pisa stesso. Il pareggio con il Cesena è un passo falso stando ai "perché" che lo hanno promosso. Nella ripresa, avanti di un gol e con un uomo in più, la compagine di Inzaghi ha tirato il freno a mano limitandosi a gestire un risultato instabile che è scappato di mano. Così resta il rammarico di non aver fatto tutto il possibile fino in fondo, una sensazione che – bisogna essere onesti – ci è "nuova" in questa gestione Inzaghi. Qualcosa nella ripresa non ha funzionato o forse, più in generale, un insieme di fattori hanno determinato prestazione e risultato. Forse una scelta tattica precisa di "congelare" la partita che si è rivelata inefficace, forse l’ingresso di alcuni elementi che non ha garantito il dovuto apporto, forse finanche un apporto ancora non del tutto sufficiente dei nuovi arrivi del mercato di gennaio: di tutto un po’ e questo è il risultato.
Un gran peccato perché la vittoria sfumata in terra romagnola lascia immutata una classifica a cui la compagine nerazzurra poteva dare una bella spallata. Sia ben chiaro a livello di graduatoria nulla cambia, o forse – addirittura, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno - con una partita in meno da giocare le quattro lunghezze dallo Spezia sono ancora più importanti. Tutto vero se non fosse che pur non in una giornata brillantissima il Pisa si era trovato in vantaggio e con un uomo in più. Se, infatti, Tramoni ad inizio match fallisce una ghiotta occasione è Touré a centrare il bersaglio grosso saltando più in alto di tutti e infilando i padroni di casa di testa. Bisogna dire che il Cesena non sta a guardare e si vede (giustamente) annullare due reti per fuorigioco.
Ma se il primo tempo è incoraggiante, la ripresa latita. Espulso Donnarumma il Pisa arretra e prova ad addormentare la partita. Abildgaard reclama un rigore che il Var non concede, ma è l’unico acuto di un secondo tempo grigio. La rete del pari firmata in tap-in da La Gumina è la sola occasione dei romagnoli combinata nella ripresa ma stavolta questa non è una scusante. Soltanto nei minuti finali il Pisa prova a rialzare la testa, ma è troppo tardi e la pressione produce ben poco.
Il pari, dunque, è risultato tanto giusto quanto poco soddisfacente. Ben venga allora il ritorno all’Arena sabato prossimo per ovviare a questo transitorio momento di appannamento ritrovando il calore dei tifosi nerazzurro. L’avversario è la Juve Stabia, ultimo ostacolo prima della doppia trasferta di Sassuolo e Spezia che se non deciderà il campionato vi andrà comunque parecchio vicino. Certo, arrivare all’appuntamento con due lunghezze in più sui liguri sarebbe stato rassicurante, ma qui scadiamo nel lapalissiano. Tant’è.
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