
Nella foto:. Arturo Calabresi, difensore del Pisa, classe 1996
Dopo trentatré partite, continua a stupire il Pisa. O meglio: i risultati sul campo degli uomini di Inzaghi sono sì straordinari, ma oramai talmente consueti da essere "normalizzati". Ciò che è incredibile è come anche cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia. In questa stagione la squadra di Inzaghi ha dimostrato di poter sopperire a qualsiasi assenza (eccezion fatta per Matteo Tramoni, senza il quale sono arrivati solo tre successi in undici partite). Sabato, al Mapei Stadium, il Pisa ha dovuto fare a meno per la prima volta in stagione di Canestrelli, sostituito egregiamente da Calabresi.
Il numero 33, definito come "uno dei capitani" da Inzaghi, è stato autore di una partita ordinata e autorevole: suo il merito del passaggio filtrante che ha portato al primo gol. Le principali novità del sabato di Reggio Emilia sono state rappresentate dal centrocampo. Una coppia inedita, quella schierata dal primo minuto, con Solbakken che ha giocato al fianco di Piccinini. Per il norvegese si è trattato del terzo gettone stagionale, il primo dall’inizio. Una scelta dettata dalle caratteristiche del giocatore che vedono in primis il palleggio, adatte quindi in una sfida nella quale la squadra nerazzurra era chiamata a tenere il pallone al piede. Considerando inoltre che Marin era diffidato, il risultato sembrava scontato. Purtroppo, la sua partita è durata solamente quarantacinque minuti, in seguito a un cartellino giallo rimediato dopo pochi secondi. All’intervallo Inzaghi cambia l’intera mediana, inserendo Marin e Abildgaard per evitare il rischio di espulsioni. Nonostante due giocatori diversi, con una fisicità maggiore a discapito della qualità, la predominanza è rimasta sempre ai nerazzurri. Per le prossime cinque partite il Pisa avrà bisogno della totalità della propria rosa. Avere la possibilità di interscambiare quattro giocatori di questo livello è davvero un lusso, un pregio che ha contribuito a costruire questa classifica. Una squadra composta da grandi calciatori e da grandi compagni di spogliatoio, come esplicitato dallo stesso allenatore: "Questo gruppo è emozionante, e io ne ho visti tanti".
Lorenzo Vero
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