Si chiude una lunga vicenda di giustizia sportiva durata complessivamente tre mesi. Ieri infatti è arrivata la decisione finale, al terzo grado grado di giudizio, precisamente al collegio arbitrale del Coni, per il ‘caso Desogus’, in merito a Cittadella-Pisa dello scorso 27 agosto. Durante il match, terminato 1-1 sul campo, il giocatore Jacopo Desogus, schierato nel secondo tempo, non compariva tra le note, venendo aggiunto soltanto a partita in corso. Desogus infatti era entrato al 26’ del secondo tempo al posto di Rabbi, venendo anche ammonito.
Il regolamento è molto chiaro e, nonostante Desogus avesse titolo di giocare, poiché facente parte della rosa, non è possibile inserire un nome nella lista a gara in corso, come da regola numero 3 del gioco del calcio. Il tribunale federale, il 5 settembre scorso, aveva confermato il risultato dando comunque ragione al Pisa, con una semplice multa per la società. Il 25 settembre, dopo ulteriore ricorso da parte del Pisa, proprio durante la sfida di Coppa Italia contro il Cesena, era arrivata la decisione in secondo grado da parte della corte sportiva d’appello che ha aggravato la posizione dei padroni di casa, assegnando lo 0-3 a tavolino in favore dei nerazzurri. Ieri è stata scritta la parola fine alla vicenda. Nel dispositivo pubblicato del Coni infatti il collegio arbitrale, presieduto da Vito Branca, ha "rigettato il ricorso" del Cittadella, che aveva citato in giudizio perfino la Figc, confermando le ammende di 10 mila euro e della perdita della partita a tavolino da parte del Cittadella per 0-3, oltre al pagamento delle spese legali di 2500 euro. E’ stata comunque una lunga giornata perché l’udienza, inizialmente prevista per le 13, era iniziata con circa mezz’ora di ritardo, terminando dopo le 14, ma il collegio arbitrale si era ritirato per qualche ora. Il ritardo dell’esito della sentenza, giunto solo quattro ore più tardi, verso le 18 era dovuto al fatto che i giudici stavano decidendo su un altro caso, il ricorso della Jesina, che aveva chiesto la riammissione al campionato di Eccellenza.
Tra una settimana arriverà anche la motivazione definitiva con la sentenza ma, a quanto emerge, le motivazioni non dovrebbero differire troppo da quelle della corte sportiva d’appello. Sostanzialmente una vittoria del Cittadella in corte d’appello avrebbe finito per cambiare il regolamento del calcio almeno in parte, consentendo a tutti di poter presentare le note in ritardo o, al massimo, venendo puniti solo con una multa. Il Coni, dal canto suo, non poteva che confermare quanto deciso dalla Figc, altrimenti, a livello nazionale, ciò avrebbe significato dover cambiare anche i regolamenti di altri sport di squadra, per lo stesso principio, come volley o basket, tra i tanti. Così il Pisa rimane al secondo posto in classifica, a quota 30 punti, insieme con lo Spezia, mentre al primo posto c’è il Sassuolo a quota 31, potendo affrontare con la mente libera gli ultimi sei impegni del 2024, a partire da Pisa-Cosenza di domenica pomeriggio.
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