Come i prestigiatori, i funamboli, i trampolieri più dotati: la magia della loro arte appare semplice, leggera, quasi banale a un occhio distratto. E così accade per il Pisa: le prestazioni eccezionali che per larghi tratti annullano le resistenze avversarie risultano scontate per la naturalezza con la quale si dipanano lungo la sceneggiatura della partita. I nerazzurri di Inzaghi si liberano del Bari legittimando un 2-0 che nelle proporzioni avrebbe potuto essere ancor più rotondo.
Eppure, niente poteva dirsi scontato alla vigilia. I pugliesi rappresentano la quarta forza del girone e da agosto non chinavano la testa di fronte a un diretto avversario. Come a dire, il Pisa firma una nuova impresa facendola sembrare semplice tanto ampia risulta la forbice fra le due contendenti per larghi tratti del match.
In onestà intellettuale – qui cerchiamo di limitare l’orgoglio cittadino e il cuore – ciò a cui stiamo assistendo è qualcosa di eccezionale per la Cadetteria, una categoria per antonomasia è incerta e imprevedibile. Il ritmo di marcia che questa squadra sta mantenendo – sotto il profilo tecnico e psicologico – è davvero un unicum. E se tutti, giustamente, diciamo che il Sassuolo è l’assoluta favorita del torneo (verissimo, per carità) è anche giusto sottolineare che un Pisa così è davvero incontenibile per quasi tutte le altre squadre che vi si approcciano.
Prendiamo il match col Bari, per restare aderenti alla cronaca. Venti minuti per prendere le misure e poi la qualità e l’organizzazione scavano quel fossato evidenziato anche dalla classifica (13 punti di differenza). Il Pisa, già nel primo tempo, colleziona sei ghiottissime occasioni da gol e viene da chiedersi come sia possibile chiudere la prima frazione sullo 0-0. Ma il bello è che nella ripresa non c’è tempo per rimpiangere la dissolutezza della prima metà. Marin e soci continuano a triturare il povero Bari che stenta a mettere la testa fuori dalla propria metà campo. Appena quattro minuti e Moreo – sempre più leader – estrae dal cilindro un tacco volante che piega l’ultima resistenza pugliese e apre le marcature. Palla al centro e il Pisa continua a giocare come se niente fosse cambiato così il raddoppio di Piccinini è scontato quasi come un omicidio in una puntata della signora Fletcher.
Soltanto negli ultimi minuti un Bari farcito di ex nerazzurri riesce a mettere il naso fuori. Tuttavia non è messa a referto neppure una parta di Semper.
Il Pisa torna primo in classifica aspettando Sassuolo e Spezia che giocano oggi pomeriggio. Spettatori interessati, certo, ma comunque comodi su un divano di certezze. Certezze che dovranno trovare riprova sabato prossimo a Modena. Ma insomma, intanto godiamoci vetta ed emozione, a chiudere il finestrino - nel corso del viaggio – ci penseremo nei prossimi giorni.
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