ANDREA MARTINO
Sport

Pisa, grandi occasioni in riviera. Lo Spezia pareggia a Modena. Inzaghi può tentare l’allungo

Risuonano le parole del tecnico: "Siamo padroni del nostro destino. Stiamo facendo cose straordinarie". La grande voglia di rivalsa dopo Cittadella puntando sul ritorno di Marin e Touré ma senza il bomber Lind.

Filippo Inzaghi, 51 anni, mentre predica calma alla sua squadra

Filippo Inzaghi, 51 anni, mentre predica calma alla sua squadra

Facciamo così: se oggi pomeriggio dovesse andare come tutti ci auguriamo, prepariamo un cesto con i prodotti tipici delle terre di Pisa e inviamolo a Giovanni Zaro. Non nascondiamoci, anche perché lo ammise qualche settimana fa capitan Caracciolo: "In una volata così avvincente per la Serie A, chiunque gufa le dirette concorrenti alla televisione". E quindi non facciamo i "santarellini" di turno: quando al minuto 96 di Modena-Spezia l’attaccante ligure Kouda si è ritrovato a tu per tu con la porta emiliana, abbiamo dato fondo a tutte le macumbe possibili. La respinta del difensore gialloblu sulla riga di porta ha fatto il resto: la prima inseguitrice del Pisa ha in parte steccato, rosicchiando un solo punticino alla compagine di Pippo Inzaghi. "Padroni del nostro destino, consapevoli di saper fare cose straordinarie": sono le parole che il tecnico piacentino ha scelto per presentare la sfida del "Manuzzi". L’ex centravanti di Milan e nazionale è stato ancora una volta profetico: i nerazzurri hanno la grande opportunità di incrementare il divario che li separa dal terzo posto occupato dallo Spezia, salito a quota 50. Una vittoria sul complicato campo romagnolo consentirebbe a Marin e soci di schizzare a +6: nel giro di novanta minuti il solco sui bianconeri verrebbe triplicato rispetto al vantaggio cristallizzato al giro di boa della stagione e, cosa ancor più importante, rappresenterebbe un tesoretto di "due gare piene".

Traduciamolo in parole più comprensibili: questo vantaggio potrebbe essere coperto soltanto nel caso in cui il Pisa dovesse sbagliare in pieno un paio di partite, a patto ovviamente che chi insegue faccia l’esatto contrario. Tutto è possibile nel campionato cadetto, ma se la squadra di Inzaghi ci ha insegnato qualcosa è proprio che due scivoloni consecutivi non li compie. Proprio lo spirito di rivalsa del gruppo è il grimaldello con il quale il tecnico ha forzato gli animi dei suoi giocatori. A Cesena lo Sporting Club può contare sul rientro di due cardini dello schieramento titolare: Tourè a destra e Marin nel cuore della mediana. Mancheranno gli squalificati Lind e Rus, ma le alternative a disposizione di Inzaghi sono ricche di spunti interessanti. Di Meister in attacco abbiamo parlato a profusione; in difesa invece la rosa in mano al tecnico ha tre petali: Calabresi, Castellini e Bonfanti. Tutti elementi di gamba e grinta: due ingredienti imprescindibili nel match di oggi. Che dà anche la chance di tenere il passo del Sassuolo e mantenere a grande distanza la Cremonese.

M.A.

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