Pisa, 2 giugno 2024 – Giugno è arrivato, ma i punti interrogativi rimangono. Quello maggiore sta a fianco della voce ’allenatore’. La scorsa stagione il Pisa, dopo la decisione di esonerare D’Angelo, portò avanti un lungo cast prima di arrivare, a pochissimi giorni da San Ranieri, 17 giugno, a scegliere Alberto Aquilani.
Probabilmente, il verdetto finale sulla panchina nerazzurra arriverà prima, certo è che l’attuale allenatore si è ritrovato, quasi senza aspettarselo, «spalle al muro». Le dichiarazioni dell’ultima conferenza stampa stagionale, nelle quali l’ex centrocampista ha usato parole meno al miele e più concrete, annunciando la propria intenzione di voler avere un incontro per dettare una linea comune per il futuro, non sono piaciute sia alla società che alla proprietà. Così, da passare a essere il papabile candidato per la panchina della Fiorentina, con Giuseppe Corrado detto pronto a rispettare la scelta, a rischiare un addio in nerazzurro senza, al momento, alcuna squadra decisa a puntare su di lui.
La dirigenza viola ha scelto Raffaele Palladino per il post-Italiano, e sono in attesa di risposta per l’inizio della prossima settimana. Nel caso questa fosse positiva, allora il Monza dovrebbe ricorrere al cambio, ma come riportato da Sky Sport, la lista di Galliani al momento prevede un terzetto formato da Nesta, Pirlo e Baroni. Lo stesso Sassuolo dopo aver sondato Aquilani ha virato su Fabio Grosso. Al momento sono così tre le vie che si diramano d’innanzi al tecnico: la prima è la permanenza a Pisa (difficile), la seconda sarebbe la decisione da parte della società di un termine rapporto anticipato, mentre la terza vedrebbe un’altra società decidere di puntare su di lui. Ma quale? Lorenzo Vero