E’ il grande ex di Pisa e Lecce, capace di trascinarle entrambe, in due diversi momenti della sua carriera, in Serie A, vincendo il campionato cadetto nel 1985 e nel 1993. Paolo Baldieri, 67 presenze in nerazzurro e 12 reti, presenta il big match di sabato pomeriggio. Sabato sarà scontro al vertice.
Da doppio ex, si aspettava Pisa e Lecce al primo e secondo posto?
"Sto seguendo il campionato con grande interesse. Mi fa un estremo piacere vederle lassù in cima alla classifica, mi piace l’idea di vedere un Pisa che lotta per la Serie A. Le due più grandi soddisfazioni calcistiche sono arrivate proprio con la maglia nerazzurra e quella del Lecce. In Toscana ero appena uscito dal guscio, a Lecce invece ero già un calciatore esperto".
Quindici gare complessive senza sconfitte per il Lecce, undici gare casalinghe senza sconfitte per il Pisa? Cosa vuol dire?
"Vuol dire che i due allenatori hanno rose di altissima qualità. Il Lecce ha 16 giocatori che possono giocare titolari, mentre il Pisa ha forse qualche ricambio in meno, ma la squadra sta venendo su molto bene. Lucca non segna da 8 partite e viene guardato a vista dalle difese avversarie, dovrà fare uno scatto mentale in avanti per potersi riscattare di qualche passaggio a vuoto, ma deve rimanere tranquillo, ha grandi doti. Peccato che una delle due formazioni possa vedersi interrompere questo trend positivo".
Come arriva la squadra di D’Angelo a questo incontro?
"A Brescia hanno dominato, col Benevento ha giocato con grande autorevolezza e così anche a Como. Alla lunga potrebbe venir fuori il Lecce, ma il Pisa nello scontro diretto se la gioca". Quale sarà il duello più importante del match?
"In realtà ci saranno tanti duelli, ma se devo dire due nomi, per il Lecce dico Strefezza che è in un periodo di forma smagliante con 9 gol e, se giocherà a destra avrà di fronte Beruatto, un ragazzo emergente che si è inserito molto bene nel Pisa. Sarà questo lo scontro della partita. Il centrocampo nerazzurro ha qualcosa in più di esperienza, perché le qualità sono alla pari. Vedo una partita allo specchio. Forse il Lecce è più forte dal punto di vista offensivo, ma il Pisa a livello difensivo, anche come atteggiamento, riesce a dare sicurezza a tutta la squadra, non fanno mai giocare".
Un giocatore che l’ha stupita del Pisa?
"Leverbe, forte tra i piedi e bravo di testa, un giocatore completo che può venir fuori e potenzialmente ha già le abilità per disputare un campionato di Serie A. Il Pisa ha fatto bene a investire su di lui".
Quali differenze ambientali vede tra le due compagini?
"Il Lecce gioca tra oneri e onori, i tifosi si aspettano tanto. L’ambiente è vibrante e verace. A Pisa invece adesso c’è più tranquillità. Certo il tifoso pisano sogna, ma la società è partita, nonostante grandi investimenti, per un campionato tranquillo e senza pretese. Forse può essere questa la forza dei nerazzurri". Può sognare in grande questo Pisa?
"Dopo 16 giornate non si è in testa per caso. Se a fine dicembre rimarrà lassù io credo che a gennaio, con altri due o tre innesti, la squadra sarà pronta ad arrivare fino in fondo".
Michele Bufalino