
Tutta la delusione dei calciatori nerazzurri al fischio finale (fotoservizio Masotti per Valtriani)
Mettiamola così, alla fine dei giochi basterà un punto in più di D’Angelo. E aver messo da parte copiose provviste – leggi punti – per quando arriva il gelo è stato affar saggio. Come dire, il ko con il Modena brucia alquanto, ma non cambia le prospettive. Non cambia, a ben vedere, neppure la routine domenicale degli sportivi pisani: comunque oggi pomeriggio occhi e orecchie sarebbero state puntate su La Spezia dove i liguri si giocano il derby con la Sampdoria. Certo, adesso a maggior ragione...
Sulla sconfitta, che dire? Poco, il Modena vince con merito. Il primo tempo del Pisa è uno dei peggiori dell’anno: troppa tensione, scelte sbagliate, idee stranamente confuse. Lo aveva detto alla vigilia Inzaghi che qualcosa non quadrava, la mattina ha avuto conferme. Il pomeriggio, dunque, ha dato ragione a chi il calcio lo sa annusare e lo capisce prima ancora che canti l’erba. Torniamo alla cronaca, anche se c’è poco da dire. Nella prima frazione l’unico tiro in porta dei nerazzurri è un colpo di testa centrale di Canestrelli a tempo scaduto. Nel mezzo però c’è il gol del Modena: una staffilata di Santoro deviata da Hojholt – che per altro era scivolato nel momento clou – che mette fuori gioco Semper. Non che gli emiliani facciano qualcosa di più, ma tanto basta.
Nella ripresa il cambio di Lind al posto di Meister dà più sprint all’attacco, ma un Pisa irrazionalmente proiettato in fase offensiva viene infilato in contropiede da Gliozzi dopo appena cinque giri di orologio. Sotto di due reti, la reazione c’è, ma non si concretizza del tutto. Inzaghi passa al 4-2-4 con Arena e Morutan esterni e Moreo-Lind tandem offensivo. Dentro anche Piccinini che con la sua verve crea subito pericoli. Il Pisa cambia, il Modena arretra. Manca un po’ di lucidità ma l’arrembaggio produce frutti. Traversa di Caracciolo, sulla ribattuta Moreo sigla l’1 a 2. A tempo quasi scaduto Piccinini riesce in una deviazione sotto porta, ma la palla si alza troppo e scivola fuori. Peccato. Il Modena festeggia di fatto la salvezza, il popolo pisano – mai così numeroso in casa – attende il risultato di Spezia.
Certo, la prestazione è deludente ma la pressione gioca brutti scherzi. Facile dire "sono professionisti", ma questo non impedisce che la testa si ingolfi, le gambe si blocchino. E’ successo allo Spezia dopo la vittoria contro i nerazzurri, stavolta è toccato qui sotto la Torre. Non resta che resettare la testa comunque vada questo pomeriggio al "Picco".
La trasferta contro una Reggiana traballante non si annuncia fra le più facili. E forse, a questo punto, verrebbe quasi da dire "meglio così". Questo è il momento di fare la differenza e scrivere davvero la storia: c’è solo il presente. Non conta altro.
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