LORENZO VERO
Sport

Quando un primato vale ancora di più. Cammino esaltante in un calendario ostico

Il Pisa di Inzaghi viaggia a gonfie vele nonostante una serie di scontri diretti complessi. Ecco perché la vetta è affar ancor più dolce

Nicholas Bonfanti, 22 anni, mentre esulta dopo un gol (foto Cappello per Valtriani)

Nicholas Bonfanti, 22 anni, mentre esulta dopo un gol (foto Cappello per Valtriani)

Otto partite su 38 totali ormai alle spalle. Il 20% del campionato è ormai alle spalle, e il Pisa al momento guarda tutti dall’alto in basso. Un percorso praticamente perfetto, costellato da sole vittorie, eccezion fatta per un pareggio e una sconfitta. Ma quanto questo percorso è stato condizionato dall’estrazione del calendario? E quanto questo ha condizionato quello delle contendenti? In realtà poco. In questo primo stralcio di campionato, il gradiente di difficoltà delle squadre incontrate dalla formazione di Inzaghi è stato decisamente avanzato. In una Serie B, come quella in corso, priva di squadre "materasso", i nerazzurri hanno incontrato all’esordio lo Spezia di D’Angelo, l’unica finora ad aver provato a reggere il ritmo e l’unica ancora imbattuta, pareggiandoci, quindi la settimana successiva il Palermo, data dai bookmakers tra le favorite ai nastri di partenza, forte di un gran mercato in entrata, battendola per 2-0. Seppur giocando entrambe le partite in casa, in un calendario all’apparenza molto duro (forse il più duro del campionato), il Pisa ha così raccolto 4 punti.

Quindi è arrivata la sempre ostica trasferta di Cittadella, la vittoria contro la Reggiana, allora nelle prime posizioni, e quelle contro la Salernitana all’Arechi e il Brescia, altra candidata per i playoff. Anche la Juve Stabia, con la quale è arrivato il primo incidente di percorso, si trova al quarto posto in classifica, mentre il Cesena è stato fermato mentre intento a volare sulle ali dell’entusiasmo.

Insomma, il Pisa non ha mai avuto davanti una sfida "facile" (sempre ammesso che ve ne siano). Le altre due pretendenti, invece, hanno affrontato già Cosenza e Carrarese, due squadre più indietro da un piano emotivo e qualitativo rispetto al resto del campionato. Al rientro, i nerazzurri saranno quindi protagonisti di due trasferte, la prima a Bolzano contro un Sudtirol fresco di vittoria proprio a Cosenza con l’uomo in meno per oltre un tempo, quindi con un Frosinone chiamato per forza a rialzarsi dopo un inizio negativo e con Vivarini intento a salvare la panchina. Nello stesso periodo, anche lo Spezia avrà davanti due partite complicate: la trasferta a Salerno e quindi il Bari in casa.

Il Sassuolo di Grosso, in un grande stato di forma, sarà ospite del Brescia per poi ospitare il Modena. Al momento la corsa a tre sembra quella tra queste squadre, con le altre "grandi", Cremonese e Sampdoria, che ancora arrancano e già hanno cambiato in panchina, e dovrebbe rimanere così almeno fino a dicembre: nel calendario, cerchiato il giorno di Santo Stefano, nel quale il Pisa ospiterà il Sassuolo in quella che sarà la sfida di cartello del campionato. Fino a ora, la formazione di Inzaghi ha passato bene ogni esame difficile: la ricerca è quella della laurea.

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