
i tifosi espongono striscioni chiedendo uno stadio migliore
È vero, le due sconfitte consecutive nei due scontri diretti contro il Sassuolo e lo Spezia hanno fatto salire un po’ di preoccupazioni nella testa dei tifosi. Se qualcosa sarebbe potuto andare male, è andato male. Si pensi alla traversa di Meister all’ultima azione a Reggio Emilia, o l’incredibile cinismo della squadra di D’Angelo, soprattutto nei calci piazzati. Ma disperarsi è inutile. Adesso e fine stagione sarà un duello per decidere chi, assieme al Sassuolo andrà direttamente in Serie A tra Pisa e Spezia. Perché per il Pisa è obbligatorio crederci? Sono sufficienti tre minuti per ritrovare l’ottimismo.
1) Perché il Pisa è in vantaggio. Il primo punto è sì ovvio, scontato, ma doveroso da ricordare. Attualmente il Pisa è secondo in classifica. "Se abbiamo sei punti in più di loro vuol dire che abbiamo fatto di meglio" aveva dichiarato Inzaghi alla vigilia della sfida con lo Spezia, e adesso, con tre punti, il discorso resta però invariato. Sono i nerazzurri ad avere il coltello dalla parte del manico. L’attenzione deve essere massima: se dovessero finire a parimerito, sarebbe lo Spezia ad andare in Serie A, dato il vantaggio dello scontro diretto, ma è pur sempre il Pisa a fare da bilancia.
2) La consapevolezza. Quel che resta dopo queste due partite è la consapevolezza. Almeno nelle dichiarazioni. D’altronde, le due sconfitte sono arrivate dopo buone prestazioni: "Due partite importanti, che ci danno la forza di lottare fino alla fine. Non meritavamo la sconfitta, ma guardiamo alla prossima partita". Queste le dichiarazioni di Giovanni Corrado, direttore generale nerazzurro, dopo la partita in conferenza stampa. Un evento che non stravolgerà niente negli umori: "Sbaglieremo noi se dovessimo cambiare". Il direttore generale ha voluto infatti ricordare una cosa: "A inizio del girone di ritorno avevamo due punti di vantaggio dalla seconda, ora tre, e molti di più rispetto alla quarta". Voce alla quale si è aggiunta quella di Inzaghi: "Sono ancora più convinto che siamo forti. Questa prestazione ci deve dare forza". Si riparte da Mantova: "Torniamo a giocare nel nostro stadio: se giocheremo così non avremo problemi!".
3) Il calendario non proibitivo. Ritorniamo a quanto detto prima: il coltello dalla parte del manico lo ha il Pisa. E adesso, nelle nove partite rimaste da giocare, i nerazzurri avranno davanti un calendario non proibitivo. Cinque sfide in casa (Mantova, Modena, Cremonese, Frosinone, Sudtirol) e quattro fuori (Cosenza, Reggiana, Brescia, Bari). Classifica alla mano, restano due partite contro squadre in zona playoff. Il Pisa non deve dimenticare quanto fatto di bene in precedenza. Perché lo Spezia potrà far bene, ma se il Pisa farà meglio non ci saranno problemi a livello di classifica.
Lorenzo Vero
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