Grinta, personalità, ma anche estrema pulizia negli interventi e una brillantezza mentale abbagliante. Simone Canestrelli è il prototipo del centrale difensivo moderno e il Pisa ha la clamorosa fortuna di averlo tra le sue fila: la prestazione offerta dal numero 5 nella strepitosa vittoria conquistata con il Cesena è stata totale. Il difensore originario di Poggibonsi non soltanto "si è messo nel taschino" Cristian Shpendi, autentico spauracchio alla vigilia del fischio d’inizio: il centravanti albanese, arrivato al match da capocannoniere in coabitazione con Nicholas Bonfanti, ha avuto una sola opportunità dopo una decina di minuti e poi è stato annichilito dalla pressione nerazzurra. Canestrelli è entrato anche in tutte le azioni che si sono concluse con il pallone in fondo al sacco bianconero. Grazie al piede educato, all’ottima visione di gioco e all’esuberanza fisica – sorretta da una condizione attualmente scintillante -, il numero 5 ha mandato fuori giri la difesa cesenate con la proiezione offensiva che ha accompagnato la percussione centrale di Alessandro Arena, favorendo così l’inserimento vincente di Lind. Dopodiché si è messo in proprio piazzando il secondo sigillo personale, capitalizzando al massimo la palla vagante nell’area piccola romagnola, mettendo in mostra un fiuto del gol che lo avvicina più a un centrocampista che a un centrale di ruolo. Dal 2021 il prodotto del vivaio empolese riesce a siglare almeno 2 gol, con l’apice dei 3 segnati nella passata stagione: adesso, dopo aver già raggiunto quota 2 dopo appena 8 turni, il difensore nerazzurro può seriamente pensare di ritoccare il record personale e puntare a raggiungere anche la doppia cifra di segnature con la casacca dello Sporting Club (dopo 59 presenze ha totalizzato 7 centri).
Ancora più eccezionale, in considerazione del suo ruolo "di partenza", è l’azione che si è conclusa con il tris calato da Idrissa Tourè. L’autorità con cui ha recuperato il pallone nella metà campo difensiva e ha ribaltato il fronte della manovra con una percussione centrale è da stropicciarsi gli occhi. È proprio in questo frangente che sono uscite fuori con prepotenza le doti da centrocampista del numero 5, che ha puntato dritto verso l’area avversaria dopo aver saltato la pressione grazie all’uno-due in rapidità realizzato con Arena. E poi, dopo aver scaricato per Tourè, si è fiondato verso la porta per raccogliere il cross (finito in rete senza bisogno della sua correzione). Per dare un’idea della centralità di Canestrelli nel progetto tattico di Inzaghi ci sono i tocchi di palla: 53 contro il Cesena, la maggior parte dei quali effettuati con l’idea di alzare il baricentro della squadra (non a caso ne ha fatti 30 nel cerchio del centrocampo).
M.A.
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