Novembre è stato un mese "corto" per i nostri beniamini in casacca nerazzurra, protagonisti di tre esibizioni: l’ultima sosta dell’anno per le gare delle nazionali ha, di fatto, condensato a dicembre una porzione molto corposa del campionato.
Lo Sporting Club ha raccolto due roboanti vittorie e una sconfitta figlia delle contingenze negative nella quale è stata disputata e degli episodi avvenuti nel corso di quei novanta minuti. In questo trittico di gare (Cremonese, Sampdoria e Carrarese) i due elementi che si sono maggiormente messi in mostra sono i pilastri del pacchetto difensivo: capitan Caracciolo ha chiuso novembre con la media voto del 7.33, Canestrelli ha raggiunto il 7,17.
Molto bene nelle tre gare anche Idrissa Tourè, con una media del 6,83. Il centrocampista tedesco è però un "paradosso vivente": contro Cremonese e Samp ha mantenuto un rendimento strepitoso, inanellando un 8 e un 7,5. A sporcare la media ci ha pensato il rosso diretto rimediato contro la Carrarese e il conseguente 5 in pagella.
Con due gare disputate su tre a causa di infortuni e squalifiche troviamo Marin, Moreo e Tramoni: certamente non tre giocatori casuali, ma veri e propri cardini attorno ai quali vengono costruite le fortune nerazzurre. E infatti le medie raccolte con Cremonese e Samp sono eccezionali: il romeno ha chiuso con 7,5, l’italo corso ha portato a casa un 7,25 e il fresco match winner di Mantova ha tenuto la media del 6,75.
Decisamente ottimo anche il rendimento di Adrian Rus: a novembre il romeno ha viaggiato alla media del 6,83 (tre presenze). In costante ascesa anche le prestazioni di Angori (6,5), Lind (6,5) e Piccinini (6,67).
Gli unici elementi che hanno chiuso lo scorso mese con una votazione insufficiente sono Mlakar (5,83 di media in tre gettoni) e Jevsenak: il 4,5 del giovane sloveno è figlio dello svarione commesso nel finale dell’unica apparizione vissuta, sul terreno della Carrarese.
I giocatori più sacrificati, con una sola gara a voto e altri spezzoni troppo brevi per racimolare un giudizio, sono stati: Nicholas Bonfanti, Arena, Beruatto e Calabresi.
Dulcis in fundo il mister: nonostante la nota di 5,5 rimediata a Carrara, Inzaghi si conferma Superpippo con un giudizio complessivo superiore al 7. La sua mano, il suo carisma e le sue idee si vedono eccome nell’andamento della squadra.
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