Torregrossa-Moreo, azzardo di coppia Prove tecniche per blindare l’area mediana

La sfida con il Cagliari: D’Angelo ha ricevuto risposte convincenti dallo schieramento a tre dietro per gestire il fraseggio al centro campo

Torregrossa-Moreo, azzardo di coppia  Prove tecniche per blindare l’area mediana

Torregrossa-Moreo, azzardo di coppia Prove tecniche per blindare l’area mediana

La tentazione è molto forte. Un po’ perché, sulla carta e nei pensieri dello staff tecnico e della dirigenza che a gennaio ha aperto il portafoglio per potenziare quella zona di campo, la coppia offensiva con i gradi immaginari della titolarità è quella che vede affiancati Ernesto Torregrossa e Stefano Moreo. Ma anche perché di fronte c’è un avversario che predilige il palleggio, difficilmente si arrocca in difesa ma altrettanto raramente si lancia all’attacco, lancia in resta, lasciando sguarnite praterie sulla propria trequarti difensiva. Ecco che, osservando questo scenario, prende quota l’ipotesi di vedere dal 1’ il numero 10 e il 32. Poco meno di un mese fa, il 15 marzo, questo schieramento era stato proposto per fronteggiare il Palermo: l’esperimento subì una sonora bocciatura sia per le ancora precarie condizioni di Torregrossa, sia per i meccanismi poco oliati di Moreo con l’italo venezuelano e Gliozzi, scelto per completare la batteria delle bocche da fuoco.

Contro il Cagliari lo spartito che suonerà l’orchestra nerazzurra, invece, potrebbe mutare: perché nel frattempo D’Angelo ha ricevuto risposte più che convincenti dallo schieramento a tre dietro, con interpreti in grado di gestire meglio il fraseggio sulla linea mediana. In difesa c’è abbondanza di alternative per disegnare la linea a tre: Caracciolo e Barba sono pressoché certi di scendere in campo – anche in caso di passaggio a un pacchetto a quattro -, per la terza maglia il ballottaggio più serrato è fra Calabresi ed Hermannsson, con il primo decisamente più a suo agio in questa posizione. Il ritorno a pieno ritmo di Beruatto consente inoltre al mister di poter contare su due esterni puri, come il numero 20 a sinistra ed Esteves a destra, consentendo così a Marin di tornare nuovamente a calcare le zolle preferite, ovvero quelle del centrosinistra della linea mediana. Molto prezioso è anche il rientro, in cabina di regia, di Nagy dopo il turno di squalifica. La posizione di mezzala destra è quella su cui vorticano i maggiori dubbi, legati a una soluzione più "conservativa" e una decisamente più propositiva. Nel primo caso troviamo i muscoli e l’intensità agonistica di Gargiulo e Mastinu, più propensi a una prestazione "da battaglia" e meno di fioretto. Nel secondo caso la scelta ricadrebbe su uno fra Morutan e Sibilli, già proposti in questa zona con discreti risultati. Nel meccanismo delle rotazioni il maggiore indiziato per la maglia da titolare è il romeno, lasciato inizialmente in panchina nella sfida di Cosenza in favore del partenopeo. Con uno di questi due in campo, la mediana nerazzurra acquisterebbe certamente una migliore fluidità nel palleggio ma, principalmente, più imprevedibilità nella manovra. Sullo sfondo, rimane lo schieramento che prevede la difesa a quattro e un centrocampo meno folto, con uno o due interpreti schierati qualche metro più avanti, sulla trequarti, a sostegno del terminale offensivo.

M.A.