REDAZIONE PISA

Tutti in campo ricordando Signorini

Gianluca Signorini e il suo lascito. Pisa-Genoa è senza dubbio la sua partita. Dopo il fallimento del Pisa Signorini, divenuto bandiera a Genova, tornò in nerazzurro in una società che si stava rialzando. Contribuì a far tornare nei professionisti il calcio pisano, assieme a Lucarelli, Andreotti, Savoldi, Balestri e Cavallo, prima di ritirarsi a 37 anni. Diventò dirigente, ma appena intrapresa l’attività, contrasse la Sla che se lo portò via. Così Pisa e Genoa, due società legate dalla storia delle loro città, dalla tradizione delle loro sfide e da un capitano che ci ha lasciato troppo presto, alla quale è intitolata la Gradinata dell’Arena Garibaldi. A lui andrà il pensiero domenica sera quando scenderanno in campo le due squadre. Per questo Pisa Sporting Club e Genoa hanno deciso di ricordare Gianluca Signorini proprio in quel momento: i capitani delle due squadre entreranno in campo, infatti, indossando una maglia con il nome e il numero del Capitano e terminate le operazioni di sorteggio se la scambieranno come segno di amicizia, rispetto e ricordo nel nome di Gianluca. Quando scoprì di avere la SLA fu sostenuto dalla sua famiglia, intraprendendo una dura battaglia contro la terribile malattia neurodegenerativa, che lo costrinse a stare prima in carrozzina, poi a letto, fino a portarselo via per sempre il 6 novembre del 2002, all’età di 42 anni. Di lui si ricorda il gol promozione con il Nizza Millefonti che regalò al Pisa la Serie C2, il 20 aprile del 1996. Su calcio d’angolo, esultando verso il settore ospiti e lasciandosi abbracciare dai tifosi del Pisa, dopo che la rete di recinzione cedette. Domenica sera sarà di nuovo la sua partita.