Pisa, 21 novembre 2024 - Dalle prime Universiadi del 1922 alla nascita dei Cus dopo la guerra fino ai giorni nostri, con la nascita (due anni fa) della Federazione nazionale dei centri sportivi universitari e l’emergere della figura di studente-atleta. È la sintesi di un secolo di sport universitario, il tema al centro del libro “Sport universitario: un’idea in movimento da 100 anni” a cura di Antonio Dima, Roberto Fabbricini, Antonio Lombardo e Valter Rosso, presentato nel pomeriggio di mercoledì al Cus Pisa.
A portare il loro saluto istituzionale l’assessora allo sport del Comune di Pisa Frida Scarpa e il professor Marco Macchia, delegato ai rapporti con il territorio dell’Università di Pisa, presenti insieme a molti esponenti dell’associazionismo sportivo locale. Presente all’incontro anche il curatore del libro, Antonio Dima, Presidente di Federcusi, che ha raccontato la genesi del volume: «Abbiamo cominciato questo lavoro di ricerca a partire da un articolo, trovato online, in cui si narrava della prima Olimpiade universitaria a Roma nel 1922, un evento praticamente dimenticato», ha detto. «Da lì abbiamo approfondito il tema e scoperto che furono i francesi, nel 1919, a fondare la prima Confederazione internazionale degli studenti e a creare nel 1921 la sua costola sportiva. Nel giugno dello stesso anno venivano assegnate a Parigi le Olimpiadi del ‘24. Agli studenti francesi venne così in mente di organizzare la prima Olimpiade studentesca, ma gli italiani si impossessarono dell’idea e li anticiparono realizzando le prime Olimpiadi universitarie che si svolsero nell’aprile del ‘22. Cento anni dopo, nel luglio del 2022, il Cusi è diventato Federazione. Il collegamento fra le due date ci ha dato lo spunto ideale per ricostruire la storia che oggi presentiamo in questo volume».
Per l’occasione il Presidente del Cus Pisa ha voluto omaggiare Antonio Dima di un gesto simbolico, ovvero la consegna di una copia dell’attestato di partecipazione a quelle prime Olimpiadi Universitarie italiane di Angiolo Adorni Braccesi, atleta pisano. Il documento è stato gentilmente messo a disposizione dalla celebre atleta pisana Nicoletta Ciangherotti (presente all’iniziativa), che ha ricevuto in custodia l’atto dallo stesso Adorni Braccesi, zio del marito Carlo Maruzzi.
L’incontro ha visto anche la partecipazione dei giornalisti Antonio Scuglia (Il Tirreno) e Michele Bufalino (La Nazione), che hanno portato sul tavolo della discussione alcuni temi di grande attualità per lo sport universitario. Tra questi, la necessità di una regolamentazione uniforme a livello nazionale per la promozione della dual career, oggi ancora ostacolata da una scarsa cultura sportiva e da un quadro regolatorio disomogeneo, ma anche l’idea di estendere la figura dello studente atleta alla scuola secondaria.
Da parte del Presidente del Cus Pisa Giuliano Pizzanelli infine è giunta una suggestione sulla storica regata universitaria Pisa-Pavia, una delle più antiche gare di canottaggio d’Europa, purtroppo ormai ferma da cinque anni. «Pensiamo a un derby toscano con Firenze», ha detto Pizzanelli. «Un evento capace di innovare la tradizione e contemporaneamente realizzare una vera gara, più che una sola esibizione. L’Arno ci sembra il palcoscenico perfetto per questa gara».