Pisa, 12 aprile 2016 - Un uomo di 62 anni colpito da una rara forma tumorale, la carcinosi del peritoneo, cioè della membrana sottile e quasi trasparente che riveste l'intera cavità addominale, è stato operato da un'équipe dell'Aoup guidata dal dottor Piero Lippolis (nella foto), che ha utilizzato una tecnica particolarmente complessa: il trattamento multimodale seguito da chemioterapia ipertermica intraperitoneale. In altre parole i farmaci chemioterapici sono stati versati ad alte temperature direttamente nell'addome del apziente.
La carcinosi del peritoneo è un’evoluzione delle neoplasie del colon-retto e dell’ovaio, finora considerata sostanzialmente incurabile e trattata con chirurgia palliativa e chemioterapia al solo scopo di garantire, quale massimo obbiettivo possibile, la canalizzazione intestinale.
La tecnica dell'intervento, al momento utilizzata in Toscana solo a Pisa, consiste nella rimozione, il più possibile radicale, delle cellule tumorali, seguita da una procedura, denominata Hipec, che integra chemioterapia loco-regionale e ipertermia.
Nell'addome del paziente, sul tavolo operatorio, vengono introdotti farmaci chemioterapici mantenuti alla temperatura costante di 42-43 gradi centigradi. Le cellule tumorali sono infatti più facili da rimuovere quando sono sottoposte alle alte temperature e, nello stesso tempo, sono più sensibili ai farmaci chemioterapici somministrati direttamente all’interno del peritoneo.
Interventi di questo tipo, com'è facile immaginare, sono particolarmente lunghi e impegnativi; l'equipe di Lippolis ha infatti lavorato oltre 10 ore, ma è molto impegnativa anche la preparazione dell'intervento, che necessita del coinvolgimento di molti specialisti che lavorino con un approccio spiccatamente multidisciplinare.
I pazienti candidati alla procedura di peritonectomia più Hipec vengono infatti valutati preliminarmente dalle unità operative di Oncologia medica (dirette dal professor Alfredo Falcone e dal dottor Sergio Ricci) e di Ginecologia (dirette dal professor Angiolo Gadducci e dalla dottoressa Maria Giovanna Salerno). Una volta valutata la presenza dei requisiti viene eseguita una valutazione sulla fattibilità chirurgica ad opera di Lippolis, che si è formato su questa particolare tecnica all'Istituto nazionale dei tumori di Milano.
Si procede quindi alla valutazione anestesiologica (a cura dell'unità operativa di anestesia e rianimazione IV, diretta dal professor Francesco Giunta). La chemioterapia ipertermica intra-peritoneale viene eseguita dall’équipe chirurgica, dagli oncologi di riferimento e dal perfusionista, dottor Alessandro Morgantini.