Vicopisano (Pisa), 28 febbraio 2021 - L'eterna Vespa, il suo mito che continua a conquistare le generazioni. Gli adolescenti con tutti i loro sogni. «Sulle ali della Vespa» è molto più di un ’semplice’ short movie. E’ un’idea. Il primo atto di quella che potrebbe anche diventare una serie tv. Emozionante come sanno esserlo i ragazzi di 16 anni.
Il progetto – arrivato nei giorni scorsi in Regione, al cospetto del governatore Giani, del presidente del consiglio regionale Mazzeo e del direttore di Toscana film commission Stefania Ippoliti – è riuscito – in piena pandemia – a far vivere il borgo di Vicopisano impegnando – in una vera e propria ’scuola di cinema’ - un gruppo di adolescenti-attori, studenti dell’Ipsia di Pontedera. A dirigere tutto, dall’idea alla realizzazione, è stato l’attore e regista pisano Renato Raimo che già aveva portato in teatro la figura di Corradino d’Ascanio (in «Controvento… storia a passo variabile dell’uomo che creò la Vespa»). Questa volta, però, non era solo, anzi.
Gli studenti delle classi terze hanno prima partecipato a una serie di laboratori formativi (sceneggiatura, scenografia, costumi, trucco, parrucco, casting, recitazione, educazione al set cinematografico, regia, set, attoriale, post produzione, back stage), poi nel mese d settembre sono arrivati i ciak. Un modo anche per riaccendere la speranza e il sorriso in chi ama il cinema e in chi il cinema lo fa. In scena nove strepitosi protagonisti, per la prima volta sugli schermi: Davide Betti, Thierno Fall, Francesca Falla, Eleonora Lavinia Ograda, Sonia Lupi Zhou, Mirko Magozzi, Alessandro Mancini, Manuel Pieri, Maria Scopetani.
Il film, prodotto dalla Rec srl di Pisa, è stato realizzato con il patrocinio del Mibact e il contributo Siae, e ora è pronto a girare per festival e – perchè no – ad essere utilizzato come strumento di promozione turistica. Il mito della Vespa è al centro di tutto: viaggia dal nonno novantenne, ex operaio della Piaggio, al nipote sedicenne Corradino. Simbolo della capacità di reinventarsi (tra l’altro quantomai necessaria in questo periodo di profonda crisi ed emergenza), la Vespa è puro fascino agli occhi del giovane Corradino che inevitabilmente ne subisce il richiamo emozionale alla libertà. Da questo ’incontro-sogno’ si dipana la storia. Ma c’è di più, c’è ancora voglia di raccontare.
«’Sulle ali della Vespa – commenta Renato Raimo – non ha una fine ma si apre al racconto dei suoi 9 protagonisti. Al centro la generazione di adolescenti che hanno dimostrato di capire il valore del cinema e lo hanno fatto, in questa occasione, da protagonisti. ’Sulle Ali della Vespa’ è una puntata 0, come si dice nel gergo, che ha tutte le potenzialità per volare ancora più in alto. Siamo alla ricerca di produzioni televisive interessate. E – dopo l’incontro in Regione – non siamo soli. L’auspicio è che questo prodotto cinematografico possa diffondere tutto ciò che esso racchiude ed essere al di là dell’opera che esso rappresenta, un veicolo divulgativo del nostro territorio, della Toscana, dell’Italia, del grande mito della Vespa che merita di essere mantenuto vivo e senza sofisticazioni, nella sua verità, e trasmesso alle nuove generazioni. E’ stato un atto di coraggio e di volontà, realizzato anche grazie a chi come me ha creduto con impegno e determinazione di potercela fare. È un piccolo simbolo di ripartenza, per tutti – conclude Renato Raimo – per i giovani attori, per il borgo di Vicopisano, un borgo pronto a farsi scoprire sia come set che da ciò che il cinema può far ricadere per il turismo».
Francesca Bianchi