MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Pistoia, Sandro Lombardi legge ‘Cent’anni di solitudine’ in 12 serate

Dal 7 al ottobre al Funaro

Sandro Lombardi (foto di repertorio)

Sandro Lombardi (foto di repertorio)

Pistoia, 3 ottobre 2024 - Dodici serate a Pistoia per una delle opere più significative della letteratura del Novecento: Cent’anni di solitudine, di Gabriel García Márquez. Le vicende delle sette generazioni della famiglia Buendía in una maratona che vede Sandro Lombardi affiancato da tre interpreti di valore da anni impegnati spesso con Teatri di Pistoia e con la Compagnia Lombardi Tiezzi. Un appuntamento per ‘La via del Funaro 2024-2025’. Narratore Sandro Lombardi dal 7 all’11 ottobre, con Luca Tanganelli, dal 15 al 18 ottobre, con Massimo Grigò, dal 22 al 24 ottobre, con Renata Palminiello. Titolo che inaugurò in Italia la grande stagione della letteratura sudamericana, grazie all’intuito editoriale di Giangiacomo Feltrinelli, Cent’anni di solitudine racconta Macondo, città immaginaria della Colombia: un microcosmo sconvolto da catastrofi bibliche, devastato dalla follia degli uomini e scosso da mille piccoli drammi o gioie quotidiane. A Macondo si arriva “attraverso nebbiose gole, tempi riservati all’oblio, labirinti di delusione”. Grazie al suo isolamento, Macondo conoscerà l’età d’oro dell’ingenuità, i tempi felici del meraviglioso. I soli legami con l’esterno sono dati da una tribù di zingari che ogni anno arrivano portando svariati oggetti e il cui capo Melquiades, a un tempo Mefistofele e Nostradamus, annuncia profezie, che varie generazioni di Bunedìa cercheranno di decifrare. Alla fine queste si riveleranno come la storia del secolare sprofondamento di Macondo. I tempi d’oro sono ormai un lontano ricordo, Macondo scompare nel nulla, i suoi abitanti vengono colpiti da un’insonnia che provoca un’amnesia collettiva, e questa li costringe a scrivere su ogni oggetto il suo nome. Visionario e profondamente lirico, Cent’anni di solitudine si avvale di un linguaggio lussureggiante, profondamente evocativo, generatore di episodi e personaggi che sfiorano la dimensione ebbra e sognante del delirio. Sarà poi la volta di un altro capolavoro della letteratura. Il 12 e 13 ottobre al Teatro Manzoni di Pistoia sarà la volta de ‘La coscienza di Zeno’ di Italo Svevo con Alessandro Haber, con Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi, Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo. “La coscienza di Zeno” è stata sempre interpretata da grandi attori, come Renzo Montagnani, Giulio Bosetti, Alberto Lionello che fu anche protagonista dello sceneggiato Rai e, nella successiva edizione televisiva, Johnny Dorelli. Nel nuovo allestimento a firma di Paolo Valerio, Zeno avrà il volto di Alessandro Haber, un attore dal carisma potentissimo e dall’istinto scenico assolutamente personale, che fuori da ogni cliché sa coniugare ironia e profondità in ogni interpretazione. Da giovedì 10 a domenica 13 ottobre sarà la volta de ‘La ultima vez (L’ultima volta)’, che è una cena clandestina, intima e delicata che si propone di celebrare la meraviglia di un eterno nuovo inizio.