Lamporecchio (Pistoia), 24 dicembre 2024 - Dal 25 gennaio all’11 aprile, 5 appuntamenti, tra tradizione e innovazione, per un teatro, simbolo di dialogo, inclusione e partecipazione. Sul palco del Teatro di Lamporecchio, un parterre di artisti di valore: Luxuria, Anna Meacci, Daniela Morozzi, Chiara Riondino, Antonio Cornacchione, Pino Quartullo, Giorgio Colangeli, Mariano Rigillo e Veronica Pivetti. Campagna abbonamenti alla Biglietteria del Teatro dal 7 gennaio. La Stagione è promossa dal Comune di Lamporecchio con Fondazione Teatri di Pistoia. Con il 2025 anche la bella sala del Teatro Comunale di Lamporecchio riapre le porte per la Stagione Teatrale, promossa e organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Fondazione Teatri di Pistoia. Cinque appuntamenti, uno in più della passata stagione, per un cartellone messo a punto con l’obiettivo di intercettare ed appassionare una fascia sempre più ampia di pubblico. Dal 25 gennaio all’11 aprile, un parterre di interpreti di livello, molto conosciuti anche al grande pubblico e a proprio agio tra teatro, cinema e tv, sarà protagonista di una programmazione varia e articolata, che vedrà testi di grande intensità e commedie brillanti, con spazio anche alla musica: da Luxuria a Veronica Pivetti, da Anna Meacci, Daniela Morozzi, Chiara Riondino a Mariano Rigillo e Giorgio Colangeli, ad Antonio Cornacchione e Pino Quartullo. L’inaugurazione è per sabato 25 gennaio (ore 21) con Luxuria, protagonista di Princesa, l’intenso testo di Fabrizio Coniglio (che cura anche la regia), tratto dalla storia vera di Fernanda Farias De Albuquerque. Princesa, infatti, non è solo il titolo di una famosa canzone di Fabrizio De André, come molti ricorderanno, ma una persona realmente esistita, un ragazzino che non si riconosce nel suo corpo e che, fin dalla piccola età, vuole essere una ragazza. Il suo viaggio, difficile e disperato, iniziato in un piccolo paese rurale del Brasile, lo porterà nelle grandi metropoli brasiliane ed europee, alla ricerca di un'identità sessuale emotiva. Così Fabrizio Coniglio: “Vladimir Luxuria regalerà le emozioni e le malinconie di Princesa che ha purtroppo vissuto anche lei sulla sua pelle. Sarà in tutto e per tutto una interpretazione, che potremmo definire neorealista, in cui lo spettatore non vivrà uno scollamento tra l'interprete e la storia”. Domenica 9 febbraio (ore 21) le tre popolari artiste fiorentine, Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino (autrice anche delle musiche originali), dirette da Matteo Marsan, con Piccole donne crescono?, testo brillante e commovente, a tratti parodistico e irriverente (di cui firmano la drammaturgia), tornano a confrontarsi con le molte dimensioni dell’identità femminile, affrontando un classico mondiale della letteratura dell’800, scritto da Louisa May Alcott. Le sorelle March, protagoniste del romanzo, rappresentano da sempre “l’incessante lotta anche interiore per trasformare la femminilità in qualcosa di meno piccolo”. Esattamente come noi, ancora oggi. Con Basta Poco, domenica 9 marzo (ore 21), Antonio Cornacchione firma una farsa divertente ma ruvida, politicamente scorretta, con alcuni echi del periodo più ‘comicamente impegnato’ del teatro di Dario Fo, affiancato in scena da un istrionico Pino Quartullo e dalla verve di Alessandra Faiella, per la regia di Marco Rampoldi. Palmiro vive in un appartamento popolare di proprietà della Regione, intestato ai genitori deceduti da alcuni anni, pur non avendone diritto. Per non pagare il TFR alla sua unica dipendente, una donna ungherese della quale è segretamente innamorato, le offre la convivenza, ma, quando riceve lo sfratto e l’appartamento viene assegnato ad una famiglia di origini rom, si trova così al centro di una disputa politica. Due grandi attori del nostro panorama teatrale, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, sono i protagonisti dello spettacolo, in scena domenica 23 marzo (ore 21), I Due Papi di Anthony McCarten (ricordiamo anche il film del 2019, con Jonathan Price e Anthony Hopkins), proposto ora nella traduzione di Edoardo Erba e diretto da Giancarlo Nicoletti (Premio Nazionale “Franco Enriquez 2023” per la miglior regia). Al loro fianco Anna Teresa Rossini e Ira Fronten, Alessandro Giova. Dieci anni fa, Benedetto XVI sbalordiva il mondo con le sue dimissioni, le prime dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei Papi alla rinuncia e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino? Lo spettacolo, accolto come ‘un lavoro strepitoso’ al suo debutto al Festival di Borgio Verezzi, unisce documento storico, humor e dramma e, al centro di tutto, una domanda senza tempo: quando si è in crisi, bisogna seguire le regole o la propria coscienza? L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, ‘fisiologicamente deficienti’ può suggerirci qualcosa? Mette in scena questa domanda lo spettacolo con Veronica Pivetti, che chiude la Stagione del Teatro di Lamporecchio,venerdì 11 aprile (ore 21), chechiude la Stagione del Teatro di Lamporecchio,venerdì 11 aprile (ore 21), L’inferiorità mentale della donna, un evergreen del pensiero reazionario tra musica e parole di Giovanna Gra, liberamente ispirato all’omonimo trattato, scritto nel 1900, da Paul Julius Moebius, assistente nella sezione di neurologia di Lipsia. La regia è di Gra&Mmamor. Veronica Pivetti, ironica ed effervescente protagonista, moderna Mary Shelley ci racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la donna. Ad accompagnarla sul palco il musicista Anselmo Luisi che, insieme all’attrice, eseguirà canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile, con gli arrangiamenti di Alessandro Nidi. Le conferme abbonamenti si potranno fare il 7, 8 e 11 gennaio (ore 16-19) alla Biglietteria del Teatro di Lamporecchio, ore 16/19 (tel. 3339250172); i nuovi abbonamenti nei giorni 17 e 18 gennaio (ore 16-19). La prevendita dei biglietti per tutti gli spettacoli partirà il 24 gennaio (ore 16-19) e sarà anche online su www.bigliettoveloce.it. La biglietteria del Teatro di Lamporecchio sarà comunque aperta il giorno precedente e il giorno stesso degli spettacoli in cartellone, come di consueto. Dal 25 gennaio i biglietti si potranno acquistare anche alla biglietteria del Teatro Manzoni di Pistoia (0573 991609). Prezzi abbonamenti da 49 a 76 euro; prezzi biglietti da 11 a 19 euro. Riduzioni e agevolazioni sono previste per Ultra65, Under 30, abbonati Stagioni Teatri di Pistoia, soci Coop e Unicoop Firenze.
Cosa FareSi alza il sipario sul teatro di Lamporecchio