Un’altra sfida difficile per l’Estra quella di oggi in casa di Trieste (palla a due ore 19), perché i biancorossi si troveranno di fronte una squadra che sta andando decisamente a mille, già qualificata per le Final Eight di Coppa Italia grazie ad un roster completo e con grande talento che ha trovato rapidamente la quadra sul campo e sugli spalti ha trovato l’appoggio di un popolo, come quello triestino, che di pallacanestro di qualità ne ha vista un bel po’ nel corso della sua storia. Pistoia viene da otto sconfitte, con l’unica differenza rispetto alle gare precedenti rappresentata da Derek Cooke, il centro che Gasper Okorn chiedeva fin dal suo arrivo. È chiaro che Cooke non può essere la cura a tutti i mali della squadra, sia perché è arrivato solo da qualche giorno e ovviamente non può essere già dentro agli schemi di gioco di Okorn, e sia perché non è solo il centro che mancava il problema di Pistoia. "Ora abbiamo qualcuno sotto canestro – afferma Okorn – ma Cooke è arrivato solo da un paio di giorni e pretendere che già abbia capito tutto del nostro gioco e di ciò che dovrà fare è decisamente troppo presto. Sono soddisfatto del suo arrivo, è un giocatore che conosce il campionato italiano ed a breve vedremo anche i cambiamenti che Cooke porterà nei nostri schemi".
Un arrivo, quello di Cooke, che aumenta il tonnellagio sotto le plance ma che non fa spostare di un centimetro l’utilizzo di Silins che per coach Okorn rimane più un quattro che un cinque, a ragione vista anche la capacità del lettone di colpire dalla lunga distanza aprendo il campo. "Cooke è un cinque puro – spiega il tecnico biancorosso – Silins è più un quattro-cinque. Ora abbiamo un centro grosso fisicamente che difende sotto canestro, Silins a volte potrà anche giocare in quel ruolo, ma rimane un quattro ed è lì che agirà la maggior parte delle volte".
Cooke in campo contro la sua ex squadra per una partita che sulla carta si preannuncia da bollino rosso, una sfida dove Pistoia non parte di certo con i favori del pronostico. Di contro va anche detto che quando viene da otto sconfitte consecutive devi necessariamente provare a fermare l’emorragia in qualche modo e poco importa chi è l’avversario che hai di fronte. "Trieste quest’anno è la più grande sorpresa del campionato – dice Okorn – se devo usare un aggettivo per definirli direi una squadra molto intelligente in cui ognuno conosce il proprio ruolo, sono molto ben divisi. Gli esterni sono Valentine e Ross che dobbiamo controllare molto bene, c’è Brown che può cambiare il ritmo sia partendo in quintetto che dalla panchina, poi hanno il gruppo degli italiani che danno minuti di qualità e sarà molto importante vedere chi sarà in campo e come difendere sui singoli. Non partiamo battuti, abbiamo le nostre idee, loro sono i favoriti ma noi dobbiamo cercare di rimanere in partita e vedere come siamo dopo tre quarti per capire se possiamo fare qualcosa nell’ultimo periodo".
Un altro aspetto fondamentale sarà il gioco in transizione. L’Estra dovrà far vedere dei miglioramenti non tanto in attacco, ma proprio nella transizione difensiva: "Se riusciamo a tornare indietro subito in cinque avremo dei vantaggi perché loro cercheranno di attaccare magari facendo un gioco di pick and roll e tirare nei primi cinque o sei secondi dell’azione – sottolinea Okorn –. Se riusciamo a resistere a questi cinque o sei secondi e farli giocare cinque contro cinque per quindici o venti secondi avremo maggiori possibilità, altrimenti se riescono a tirare liberi nei primi secondi dell’azione avremo dei grossi problemi".
Maurizio Innocenti