Accesero fumogeni allo stadio Daspo per due tifosi arancioni

Il questore di Pistoia, Olimpia Abbate, ha emesso due provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (Daspo) nei confronti di altrettanti tifosi della Pistoiese. I fatti alla base della misura di prevenzione risalgono all’incontro di calcio Pistoiese-Imolese, gara del campionato di Lega Pro, disputatasi lo scorso 7 maggio allo stadio comunale ‘Melani’ di Pistoia. In quell’occasione, durante lo svolgimento del secondo tempo della partita, alcuni dei numerosi supporters presenti nella tribuna centrale lato nord, nel settore ‘Orange’ riservato ai tifosi locali, accesero dei fumogeni creando un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica che avrebbe potuto pregiudicare il regolare svolgimento della competizione sportiva. Le successive indagini svolte dalla Digos e supportate dalle riprese video della polizia scientifica, hanno consentito di identificare due delle persone responsabili dei fatti. Sulla base degli accertamenti effettuati e della documentazione acquisita, la divisione polizia anticrimine aveva attivato il procedimento amministrativo, che si è concluso ieri con la firma dei due provvedimenti che vietano per un anno ai due tifosi di accedere ai luoghi dove si svolgono competizioni di calcio, ufficiali e amichevoli, relative a campionati e tornei nazionali, professionistici e dilettantistici, disputate dalle squadre regolarmente iscritte alla Figc e a tutte le competizioni ufficiali ed amichevoli delle nazionali di calcio che verranno disputate in Italia e negli altri Stati appartenenti all’Unione Europea, anche se trasmessi in diretta su maxi schermi. Il provvedimento avrà la durata di un anno.

Nello specifico, per quanto riguarda Pistoia, i due tifosi non potranno accedere – tre ore prima dell’inizio delle partite, durante e tre ore dopo il termine delle gare – alla stazione ferroviaria e all’uscita dell’autostrada A11 di Pistoia, nonché alle zone perimetrali dello stadio Melani. Il divieto è esteso anche agli impianti sportivi dove si svolgono incontri, allenamenti e ritiri della Pistoiese. La violazione del divieto – si spiega dalla Questura – è punita con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10mila a 40mila euro.