Pistoia, 11 febbraio 2023 – “Prima di tutto ci muoveremo per difendere l’autonomia degli istituti periferici perché non posso pensare, ad esempio che venga accorpata una scuola come quella di San Marcello o l’istituto Capitini di Agliana". Così Lucia Bagnoli della Flc Cgil di Pistoia annuncia battaglia sulla scelta del Governo di innalzare il numero di iscritti minimi a 900 per garantire la dirigenza scolastica di una scuola. Si tratta della perdita di servizi, per il sindacato, che porterebbe solo disagi. E così la Cgil di Pistoia si sta muovendo per attivare un colloquio stretto con l’assessore regionale all’istruzione.
“Tutto si deciderà nella conferenza Stato-Regioni – dice Bagnoli – è quindi importante un dialogo costante con l’assessore Nardini per spiegare l’importanza dell’autonomia scolastica soprattutto nei territori periferici. Va poi considerato il calo generalizzato nelle nascite che vede i suoi effetti anche nella nostra provincia. Basti pensare che quest’anno perderemo il 5 per cento delle classi della scuola dell’infanzia e molte prime alla primaria non saranno garantite".
Intanto anche a livello regionale la Cgil si sta muovendo con una raccolta firme per bloccare il provvedimento (link https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC). "E’ micidiale la portata di questo intervento del Governo, contro la cui manovra il 16 dicembre scorso abbiamo scioperato. A partire dall’anno scolastico 2024-25 si rischia un massacro", dice Pasquale Cuomo, segretario generale di Flc Cgil Toscana. Ed in Toscana a rischio accorpamento, tra i 472 istituti della regione (tra comprensivi e superiori), ce ne sono una quarantina, in base alle stime sui nuovi parametri. Su questa strada, si apre anche un problema di lavoro: a rischiarlo, secondo le stime del sindacato su base regionale, circa 150 addetti Ata e una cinquantina di docenti (oltre a una quarantina di dirigenti scolastici e altrettanti Dsga).
“Le decisioni saranno elaborate in Conferenza Stato- Regioni –commenta Catia Fagioli della Cisl di Pistoia -. Ciò può comportare, a livello regionale e provinciale, l’accorpamento ( e quindi la scomparsa ) di un numero di istituti scolastici. ma ricordiamoci che la Toscana ha già "dato" tanto. La difficoltà sarà conciliare il calo demografico con le esigenze del territorio, alla luce delle nuove norme. L’appello è quello di mantenere i parametri attuali. Non dimentichiamo che Pistoia porta una scuola di eccellenza, una scuola che investe su istruzione e innovazione. Come sindacato Cisl Scuola, non ci tireremo indietro".