
L’imputato, originario di Prato, era rappresentato e difeso dall’avvocato Gerardo Marliani, patrocinante in Cassazione
Un 55enne è stato assolto dall’accusa di stalking nei confronti della vicina di casa. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Pistoia e riguarda uno dei sempre più numerosi casi di presunti ’atti persecutori’, che impegnano le aule di giustizia.
La pronuncia emessa venerdì scorso ha dichiarato l’assoluzione dell’imputato, originario di Prato e operante nel settore tessile, dal reato di atti persecutori nei confronti della vicina di casa, che si era costituita parte civile nel processo penale. Il giudice monocratico del Tribunale di Pistoia, Alessandro Buzzegoli, dopo ampia ed approfondita istruttoria processuale ed all’esito dell’udienza di discussione, ha ritenuto le condotte contestate all’imputato incapaci di integrare gli elementi necessari per configurare la fattispecie di reato contestata.
Il caso, caratterizzato da vicende tra vicini di casa, ha evidenziato una serie di denunce ed accuse mosse da una signora nei confronti del nuovo vicino. Tuttavia, all’esito dell’istruttoria espletata, le numerose accuse mosse nei confronti dell’indagato non sono state ritenute idonee a costituire il reato di atti persecutori ai sensi dell’art. 612-bis del codice penale. La vicenda ha avuto inizio quando il 55enne, stanco di abitare in città ed alla ricerca di un’oasi di pace e tranquillità, ha acquistato un rustico sulle colline del Montalbano. Ma ben presto, poco dopo l’acquisto dell’immobile, si è trovato ad affrontare con i propri vicini di casa una situazione tutt’altro che facile da gestire per questioni attinenti principalmente la gestione degli spazi comuni e il parcheggio delle rispettive autovetture. Di li a poco il quadro è degenerato e sono partite le prime denunce per il reato di stalking nei confronti del nuovo arrivato,
Le numerose testimonianze assunte nel corso dell’istruttoria processuale hanno delineato un quadro piuttosto controverso di accuse, tanto che sarebbero emersi anche dei comportamenti provocatori nei confronti dell’imputato, rappresentato e difeso dall’avvocato Gerardo Marliani. E così il Il giudice Alessandro Buzzegoli ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti dell’uomo.