LINDA MEONI
Cronaca

Acrobata e clown, l’"Apocalipsync" di Rosso

Giovedì sera al teatro del Funaro, in prima regionale, l’opera del danzatore argentino al ritmo di Mariah Carey e di Mozart

Luciano Rosso durante un momento del suo spettacolo

Luciano Rosso durante un momento del suo spettacolo

Una piccola e quotidiana lotta interiore, divisa tra l’"io" e il "noi", dove l’io è riconducibile alla natura autentica del sé, ai propri desideri e sentimenti, e dove il "noi" è invece ciò che riguarda le aspettative sociali. Insomma, una sorta di "chi siamo versus come ci vorrebbero". È la danza di Luciano Rosso, prodigioso attore, clown, acrobata e danzatore argentino, in "Apocalipsync" a riflettere su questi temi, nuovo appuntamento per la stagione di danza di Teatri di Pistoia a cura di Lisa Cantini che invita il pubblico al Funaro giovedì 6 marzo (ore 20.45) per una prima regionale. Prodotto da Carnezzeria e T4/Maxime Seugè e Jonathan Zak, diretto a quattro mani da Rosso con Maria Saccone (luci e scene di Ora Puppo), "Apocalipsync" è una sorta di presa in giro danzata della società contemporanea e dei suoi fallimenti, delle sue paure e della sua imminente e inarrestabile caduta, ridisegnando la propria immagine, trasformando il proprio volto in una materia magica, al ritmo degli standard di Mariah Carey e di Mozart, e delle voci da Telenovela sudamericana. Il suo viso e il suo corpo sono elastici e il suo lipsync reinterpreta le musiche, le voci e i rumori del mondo. "Apocalipsync è un dialogo interiore, un rito di creatività governato dalla solitudine della reclusione. Ed è uno spettacolo nato durante la pandemia, dove ho messo tutte le mie idee al servizio della mia salute mentale, in quel periodo di confino e solitudine! La storia si svolge nella solitudine della mia casa. E anche se sono solo sul palco – commenta Luciano Rosso nelle note dello spettacolo – sono molte persone che mi aiutano a raccontare la storia di come sono riuscito a trasformare la solitudine in creatività per andare avanti... È anche un invito a disattivare i meccanismi di auto-boicottaggio che affrontiamo ogni giorno. Da una parte c’è la mente programmata, che ci dice cosa fare e come farlo per soddisfare le aspettative sociali, e dall’altra c’è la mente che ci indica il percorso più intuitivo e autentico. Tra questa lotta interna che affrontiamo ogni giorno, ci sono sfumature che dobbiamo trovare per darci equilibrio e non perdere di vista il nostro obiettivo personale".

Un allestimento minimalista permette a Luciano Rosso di prendere completo possesso del palcoscenico e di scatenare (letteralmente) i propri personaggi, plastici e comici, offrendoci una riflessione sull’isolamento e sul mondo sempre più interconnesso in cui viviamo. Rosso ci presenta una moltitudine di visioni creative in questo ‘Solo’ di teatro fisico, nel quale emerge pienamente la sua peculiare fisicità fuori dai canoni, con plasticità, musicalità e umorismo. Per Rosso si tratta di un ritorno a Pistoia: nel 2018 fu il tempo di "Un Poyo Rojo" (titolo che nel mondo ha totalizzato più di mille repliche) mentre nel 2023 toccò a "Dystopia". Biglietti tra 9 e 18 euro. Prevendite alla biglietteria del Manzoni (Corso Gramsci 125, aperta il martedì e il giovedì dalle 16 alle 19, il mercoledì dalle 11 alle 15) o al Funaro giovedì sera dalle 19.45.

linda meoni