Addio a Patrizio Andreini. Progettò il Palasport

Domani prima di Estra-Reyer un minuto di silenzio per ricordare l’architetto

Addio a Patrizio Andreini. Progettò il Palasport

Patrizio Andreini con la moglie Anna Maria

BASKET

Sarà ricordato domenica al PalaCarrara, con un minuto di silenzio, prima del fischio di inizio della partita del campionato di serie A di pallacanestro tra Pistoia e Reyer Venezia, l’architetto Patrizio Andreini, strappato alla famiglia e agli affetti più cari da un male fulminante lo scorso 5 ottobre. Il noto professionista pistoiese, divenuto ai più popolare anche e soprattutto per la progettazione del palasport di Pistoia, è scomparso all’età di 76 anni, lasciando la moglie Anna Maria Giusti, dirigente del Provveditorato agli Studi oggi in pensione, la figlia Giulia, docente di Lettere al "Barone de Franceschi", e l’amato nipote Umberto, di 9 anni. Tra i principali lavori realizzati nella oltre quarantennale carriera, figurano il palazzetto dello sport appunto, il Pantheon di Scornio, il Centro commerciale Panorama (progettato con altri architetti), la Caserma della Guardia di Finanza (assieme ad alcuni colleghi), Villa Marini a Serravalle Pistoiese, il nuovo cinema del Teatro Moderno di Agliana, il recupero dell’area dell’ex Macello di Montecatini Terme, la ristrutturazione del Kursaal di Montecatini (con altri professionisti), il recupero e la ristrutturazione del Nuovo Cinema Paradiso (idem come sopra) e del Castello di San Felice, il piano di recupero dell’ex Macello di Pistoia, il complesso commerciale dell’area ex Pallavicini (con altri professionisti) oltre ad alcune aree Peep nel comune di Pistoia. "È stato uno degli ultimi signori, per l’atteggiamento, nei rapporti con gli altri. Basava i rapporti personali con le strette di mano – lo racconta, commossa, la figlia Giulia –. Amante dello sport, da giovane ha giocato a basket, poi è stato sostenitore della Pistoiese e, per l’amicizia con Roberto Maltinti, del Pistoia Basket. Ma era pure tifoso accanito di Fiorentina e Inter, a seconda dei momenti". Ha lasciato un vuoto in chi ha avuto la fortuna e l’onere di conoscerlo, ma pure tanti bei ricordi.

Gianluca Barni