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Addio al dottor Taddei Una vita per la medicina

Prima medico di famiglia e poi otorino negli ospedali di Pescia e del Ceppo. Il ricordo: "Nato durante la guerra, dal babbo chirurgo e mamma ostetrica". .

Addio al dottor Taddei  Una vita per la medicina

Addio al dottor Taddei Una vita per la medicina

Il dottor Paolo Taddei aveva la medicina nel sangue. Una eredità che aveva respirato in famiglia, fin dalla nascita, e che aveva scelto come missione, portata avanti con l’impegno di un professionista e con l’umanità che lo contraddistingueva. Così lo ricordano in molti, la sua famiglia, ma anche i tanti colleghi che hanno avuto il piacere di lavorare al suo fianco, prima come medico di famiglia e poi come otorino, negli ospedali di Pescia e poi in quello cittadino del Ceppo. Il dottor Taddei si è spento per una brutta malattia, aveva 79 anni: le esequie si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa di Sant’Andrea e poi la salma sarà trasferita nella cappella di famiglia nel cimitero della Misericordia. Da ieri la salma è esposta nel suo ambulatorio in via Pietro Bozzi.

Era nato il 6 marzo del 1944, proprio durante i bombardamenti, nella villa Rospigliosi di Candeglia, dove il padre, il chirurgo Pietro Taddei, e la madre ostetrica capo all’ospedale, Armanda Masi, avevano trovato ospitalità da amici di famiglia. Il ricordo è quello che ci affida il figlio Giulio, anche lui medico, specializzato in medicina del lavoro: "Fu mio nonno chirurgo a far nascere mio padre, mia nonna era ostetrica. Avevano trovato ospitalità da amici di famiglia, proprio nel momento più duro della guerra". Un destino segnato, ma anche scelto e abbracciato con la convinzione di una missione totale, che lo vedeva coinvolto anche sotto il profilo umano. Il dottor Taddei era stato prima medico di famiglia e poi otorino, lavorando per due anni in clinica a Firenze, poi undici anni nell’ospedale di Pescia e infine per ben ventisei anni nell’ospedale del Ceppo.

"Per lui non era un semplice lavoro – ricorda il figlio Giulio – ma una scelta di vita. Mi ricordano quando portò di persona un suo paziente con emorragia al naso all’ospedale".

"Il dottor Taddei – lo ricorda la dottoressa Annamaria Celesti, collega e amica di famiglia - era riuscito a coniugare l’alta professionalità con una profonda umanità. Era un uomo gentile, cordiale e sorridente, lo era nella vita e con le persone". Una vita passata accanto alla moglie Maria Teresa Scaldini e ora allietata dalla presenza della prima nipote, Ginevra, e dall’attesa della seconda, che nascerà a giugno. Moltissimi i messaggi di cordoglio che stanno arrivando alla famiglia.

Martina Vacca