Il nuovo Manzoni sarà il teatro di tutti, letteralmente. Il percorso verso il restauro integrale della struttura passerà infatti anche dall’aiuto dei pistoiesi. Un percorso, questo, iniziato nel 2018, quando il consiglio di amministrazione dell’Associazione teatrale pistoiese aveva prospettato al Comune la necessità di un intervento radicale. La proposta, recepita dall’amministrazione e condivisa a propria volta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (divenuta nel frattempo socio fondatore dell’Atp), ha portato alla realizzazione dello studio di fattibilità tecnica ed economica presentato ieri. Il passo successivo sarà la redazione del progetto definitivo, necessario per far sì che l’opera possa essere finanziata e messa a gara, dando così inizio ad un’esplorazione delle varie possibilità di copertura dei costi attraverso una molteplicità di fonti. Perché l’aspetto fondamentale sarà proprio quello di trovare la copertura per gli 8 milioni e 880 mila euro di spese preventivate. Quattro sono i canali di finanziamento già identificati: oltre a Comune di Pistoia e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, ci sono anche Regione e ministero della cultura. Ma già entro la fine dell’anno dovrebbe essere operativo anche un quinto canale, quello delle libere donazioni di aziende e privati di cittadini. Una ulteriore e inedita strada per il teatro Manzoni, che si concretizzerà tramite la costituzione di una formula associativa denominata "Amici dei Teatri", a cui potranno aderire famiglie ed imprese. Grazie allo strumento dell’art bonus - che consente di ricevere un credito d’imposta pari al 65% del valore dell’erogazione effettuata – tutti potranno così aiutare a reperire ulteriori fondi per il restauro del teatro cittadino. Un’operazione per certi versi simile a quella che contribuì a salvare, nella vicina Prato, il teatro Politeama.
"Ci crediamo molto – afferma Giuseppe Gherpelli, presidente dell’Associazione teatrale pistoiese – questo progetto di restauro è un obiettivo ambizioso che richiederà un grande sforzo corale, organizzativo, tecnico e ovviamente economico, pertanto l’auspicio è che la comunità pistoiese dia un segnale di volerlo raggiungere, senza divisioni e partecipando all’impegnativa ma entusiasmante impresa. Entro la fine dell’anno contiamo di poter essere operativi con questa forma di fundraising, un’associazione di sostenitori che potrà contribuire allo sviluppo del teatro, non solo per quanto concerne il restauro, ricevendo in cambio agevolazioni e benefit". "Il teatro Manzoni è un luogo di tutti – chiosa il sindaco Tomasi – pertanto sono convinto che le aziende e i privati cittadini pistoiesi saranno felici di destinare delle risorse per il suo restauro, anche grazie all’incentivo dell’art bonus come abbiamo visto per quanto riguarda il Parterre". Fin dalla sua introduzione, infatti, l’art bonus nazionale prevede che chi effettua erogazioni in denaro per il sostegno della cultura, indipendentemente dalla natura e dalla forma giuridica, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta. Una spinta in più per far rinascere il teatro Manzoni.
Alessandro Benigni