REDAZIONE PISTOIA

Minacce di morte e testate ai sanitari, follia e panico in ospedale. “Non si può andare avanti così”

È successo a Pistoia, lo denuncia il NurSind. L’uomo era stato accompagnato al pronto soccorso da un’ambulanza per una ferita alla testa. Intervenuti carabinieri e polizia municipale oltre alle guardie giurate

Degli infermieri durante un turno di lavoro in ospedale

Degli infermieri durante un turno di lavoro in ospedale

Pistoia, 9 aprile 2025 – Un’altra aggressione ai sanitari. È avvenuta all’ospedale di Pistoia lunedì 7 aprile “proprio nella giornata nella quale è stata conferita la medaglia d’oro alla memoria d’oro alla memoria della dottoressa Barbara Capovani da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. Lo rende noto la segreteria di Pistoia del NurSind, sindacato delle professioni infermieristiche. 

Protagonista dell’episodio un uomo che era stato accompagnato al pronto soccorso da un'ambulanza per una ferita alla testa. "Al momento del triage - riferisce il Nursind - la persona ha iniziato a dare in escandescenze, strattonando e minacciando di morte l'infermiere. Stesso trattamento è stato riservato a medico, infermiere e Oss corsi a supporto del sanitario. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e personale della polizia municipale, oltre alle guardie giurate. A quel punto l'uomo è stato accompagnato dai carabinieri in un ambulatorio per essere sottoposto alle cure del caso, ma ha continuato a inveire e minacciare di morte il personale, tentando anche di colpire con una testata l'operatore che lo stava accompagnando a fare un esame diagnostico. Dopo oltre un'ora di urla e minacce l'uomo è poi stato accompagnato dalle forze dell'ordine fuori dal pronto soccorso".

"La paura è stata tanta - commenta la segretaria del Nursind di Pistoia Rosa Scelta - perché sentirsi minacciati di morte mentre si svolge il proprio lavoro è tutt'altro che piacevole. Non è più possibile lavorare così: gli infermieri sono delusi e stanchi, anche per via dei continui rientri necessari a coprire le carenze del personale. Di tutte le promesse fatte a suo tempo dall'Asl Toscana Centro, come ad esempio la presenza del posto fisso di polizia, la chiusura dall'esterno delle porte di accesso, la videosorveglianza all'esterno del perimetro del pronto soccorso, un maggior supporto al personale, praticamente non ne è stata mantenuta nemmeno una. Così non si può andare avanti. Servono interventi concreti e rapidi".