L’Aglianese vuole prolungare il momento magico anche nella trasferta di Lodi dove affronterà il Santangelo (ore 14.30) con l’intento di fare cinquina dopo aver vinto le ultime quattro partite. Il filotto di successi, oltretutto senza subire reti, ha portato l’Aglianese al settimo posto in classifica con vista sulla zona playoff distante quattro punti dove si trovano Lentigione e Carpi che oggi si affrontano in uno scontro diretto. L’allenatore dell’Aglianese Francesco Baiano predica umiltà e spirito di gruppo. La rivoluzione compiuta nel mercato invernale dalla società ha consegnato all’allenatore un attacco e un centrocampo conformi alle proprie convinzioni tattiche e i risultati si sono visti subito. "Dopo 4 vittorie è normale che ci sia grande entusiasmo – ammette Baiano – ma la squadra sa che deve avere la stessa fame, la stessa voglia e cattiveria sportiva che ha messo in queste quattro partite perché se abbassiamo la guardia sono pronti tutti a farci al festa. Ho un gruppo che ha capito che senza queste caratteristiche nessuno ti regala nulla e le partite non si possono vincere".
Il Santangelo ha attualmente 10 punti in meno dell’Aglianese e staziona nella zona play-out ma come fa sempre Baiano non si fida della classifica. "Il Santangelo è un ostacolo duro – dice il tecnico – sarebbe un grande errore limitarsi a considerare la classifica, è una squadra dotato di giocatori importanti per la categoria e vediamo che tutte le domeniche in questo campionato ci sono risultati inattesi, ma questo non mi stupisce perché so bene che in questa categoria se non fai tutto in modo perfetto ci lasci le penne".
L’Aglianese si è giovata nelle ultime gare di gol pesanti da parte della coppia offensiva Della Pietra – Mascari, ma Baiano rifiuta ogni riferimento ai singoli. "Il nostro punto di forza è unicamente il gruppo, non c’è un singolo che ci possa far vincere le partite, dico sempre ai ragazzi che non nostro vocabolario non ci dev’essere la parola "Io" perché solo nel gruppo il singolo può esaltare le sue qualità individuali".
Giacomo Bini