GIACOMO BINI
Cronaca

"Agna, la sistemazione dell’argine spetta interamente al Governo"

"La sistemazione dell’argine dell’Agna, progetto compreso, dev’essere finanziata dal governo, che finora non ha stanziato un euro". L’assessore regionale Monia...

Il sindaco Betti e l’assessore Monni

Il sindaco Betti e l’assessore Monni

"La sistemazione dell’argine dell’Agna, progetto compreso, dev’essere finanziata dal governo, che finora non ha stanziato un euro". L’assessore regionale Monia Monni interviene dopo le dichiarazioni della consigliera comunale di centrodestra Greta Cavaciocchi "per correggere alcune inesattezze che rischiano di generare confusione". Innanzitutto: "lo studio idraulico sul torrente Agna è stato realizzato dalla Regione Toscana, non dal Comune di Montale – puntualizza Monni – inoltre non è corretto dire che per ottenere i finanziamenti serva un progetto definitivo, perché gli interventi per la riduzione del rischio residuo, come quello sull’Agna, rientrano nella categoria D dell’articolo 25 del Codice della Protezione Civile e devono essere finanziati interamente dal Governo, progettazione compresa". Secondo Monni: "La consigliera confonde questi interventi con la manutenzione straordinaria, che segue regole diverse. A differenza degli ordinari interventi di prevenzione, infatti, gli interventi post-alluvione devono essere coperti da fondi statali, dato che è stato dichiarato lo Stato di Emergenza nazionale. L’importo per completare gli interventi necessari lungo il torrente Agna è di circa 20 milioni di euro, risorse che deve stanziare il Governo, come previsto dalla normativa. Attribuire alla Regione responsabilità che non le competono è errato e fuorviante. A più di un anno dall’alluvione – afferma Monni – il Governo, dopo aver dato copertura alle somme urgenze per “l’immediata riparazione“ non ha ancora stanziato un euro per la riduzione del rischio residuo, ossia per tutti quegli interventi indispensabili per garantire maggiore sicurezza alle comunità.

"Per non contribuire a questa grave perdita di tempo – ricorda l’assessore – la Regione ha deciso di anticipare i fondi, versando 12 milioni di euro sulla contabilità del commissario nazionale per avviare la progettazione delle opere più urgenti, tra cui quelle sul torrente Agna. Per garantire tempi più celeri – precisa Monni – la Regione si è fatta carico di uno studio che dovrebbe essere finanziato dallo Stato e continuerà a lavorare per la protezione del nostro territorio, ma chiede al Governo di fare la sua parte, stanziando i fondi necessari per completare l’opera di riduzione del rischio sul torrente Agna con la massima tempestività. Credo che questa esigenza – conclude l’assessore regionale – dovrebbe unire e non dividere chiunque abbia a cuore il territorio".

Giacomo Bini