Aiuto a chi è in difficoltà. Riparte l’Emporio sociale

Il Comune è pronto a mettere sul piatto una cifra complessiva di 174 mila euro "Cerchiamo soggetti e associazioni del terzo settore per sviluppare il progetto".

Aiuto a chi è in difficoltà. Riparte l’Emporio sociale

Mariavittoria Michelacci, assessore

QUARRATA

Un progetto entrato a pieno regime nel 2017, che soprattutto durante le pandemia ha rappresentato un ulteriore appiglio per le fasce della popolazione più in difficoltà sul piano economico. E che, su queste basi, proseguirà ulteriormente: con l’attuale convenzione che scadrà a fine anno, il Comune di Quarrata ha approvato pochi giorni fa le linee guida dell’istruttoria volta ad individuare eventuali soggetti ed associazioni del terzo settore con cui progettare lo sviluppo dell’"Emporio Sociale". L’idea, stando perlomeno alla bozza, è di prevedere un nuovo accordo su base triennale, con la possibilità di un’ulteriore proroga biennale. Dopo i primi trentasei mesi, che serviranno a tracciare un bilancio, sarà possibile estendere l’accordo di altri due anni, arrivando così indicativamente alla fine del 2029. Il Comune è pronto a mettere sul piatto una cifra complessiva superiore ai 174mila euro per l’intero quinquennio, in modo da contribuire al funzionamento del "supermercato sociale" (portato avanti in collaborazione con l’associazione Il Pozzo di Giacobbe e con i servizi sociali) nel quale gli utenti in difficoltà economiche hanno potuto e possono ancora acquistare generi alimentari (e non solo) di prima necessità. Attualmente, l’Emporio ha in carico 41 nuclei familiari e dall’inizio dell’anno sono stati distribuiti 41435 kg di prodotti. Ma soprattutto negli anni dell’emergenza sanitaria, il market è arrivato a servire anche un numero di famiglie doppie rispetto a quello attuale. Tornando ancor più indietro, in questi circa sette anni di attività l’Emporio ha sostenuto complessivamente 297 nuclei familiari e 865 persone, distribuendo generi alimentari e beni di prima necessità. Per quanto riguarda la nuova bozza, si legge che "la capacità di accoglienza dei nuclei familiari deve essere mantenuta attorno a 50 nuclei in contemporanea, con possibilità di arrivare fino ad un massimo di 60 nuclei in concomitanza con periodi di particolare emergenza definiti dal tavolo di co-progettazione". L’Emporio dovrà inoltre essere aperto per almeno tre giorni a settimana ed ogni apertura non potrà essere inferiore a tre ore. "L’augurio è che gli enti del terzo settore del nostro territorio partecipino numerosi, mettendo a disposizione ognuno le proprie risorse e competenze, così da proseguire nell’esperienza dell’Emporio" ha commentato l’assessore al sociale Mariavittoria Michelacci.

Giovanni Fiorentino