Al Moderno l’anno finisce e inizia in musica

Appuntamento con la solidarietà la sera di domani, 30 dicembre, e tradizionale concerto di Capodanno il 1 gennaio alle ore 18.30

Al Moderno l’anno finisce e inizia in musica

Al Moderno l’anno finisce e inizia in musica

Al teatro Moderno di Agliana l’anno finisce e comincia in musica. Musica italiana e straniera degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, domani, sabato 30 dicembre (alle ore 21.30), mentre la grande musica, in particolare quella sinfonico-operistica, sarà la protagonista del tradizionale "Concerto di Capodanno" alle 18.30. Con lo slogan "Aiutiamo chi aiuta", sabato il gruppo musicale aglianese L’isola di Uait, i cori parrocchiali e il tenore Sauro Casseri, presentano un concerto di beneficenza, il cui ricavato andrà a favore della Misericordia di Agliana. A condurre la serata sarà Maria Elena Ulivi.

Per prenotare è possibile chiamare i seguenti numeri telefonici: Fabrizio 333.5328087; Roberto 328.8263123; Franco 338.9696512.

Il "Concerto di Capodanno" andrà in scena invece lunedì 1 gennaio alle 18.30, con ingresso gratuito. A dare il benvenuto al 2024 saranno I Solisti Italiani con il concerto "Meditar Sonar Cantando"-Harmoniemusik, ovvero: meditando con Johann Sebastian Bach, sonar con Ludwig van Beethoven, cantando con Wolfgang Amadeus Mozart. L’ensemble I Solisti Italiani è composto da solisti di provata esperienza che si esibiscono come prime parti nelle più importanti orchestre italiane e straniere e in numerosissimi concerti all’estero, ottenendo sempre ampi consensi di critica e di pubblico. Spinti dal desiderio di fare musica insieme, hanno ‘travasato’ la loro esperienza concertistica nell’ottetto di fiati, una delle formazioni principe della musica da camera.

L’ensemble è così composto: oboi Tommaso Guidi e Cinzia Pagli, clarinetti Carlo Franceschi e Roberto Meoni, corni Gianfranco Dini e Andrea Carlesi, fagotti Maurizio Fedi e Lorenzo Vagnetti. Il programma va dalla meditazione di Bach al grande "Lodovico Van" (Ludwig van Beethoven) a Divin Mozart con la sua Serenata Notturna alle più belle arie d’opera tratte dal Dongiovanni di Mozart, eseguite con gli strumenti a fiato al posto delle voci.

"Questa forma di concerto insieme alle Serenate – si legge nella presentazione – era diffusissima nel Settecento proprio per far sì che ne potesse godere anche quella fetta di pubblico che non poteva permettersi di recarsi a teatro, offrendo la magia di tali opere in strutturazione sinfonica. Il termine Harmoniemusik, promosso in primis dall’imperatore Giuseppe II, indicava musica ideata soprattutto per gruppo di fiati, di solito nella formazione di un equilibratissimo ottetto, che eseguisse durante le feste, nei saloni di corte e le più importanti celebrazioni nazionali".

Il concerto in formazione classica di ottetto di fiati è già stato eseguito all’estero, sempre con grande successo. Lo scopo è diffondere la grande musica, in particolare quella sinfonico-operistica, a tutte le tipologie di pubblico.

Piera Salvi