Al via l’iniziativa Dire, fare, donare. Le nuove generazioni e il sociale . Obiettivo coinvolgere i giovani

Domani 16 novembre alla Biblioteca San Giorgio nell’Auditorium Terzani verrà presentato il progetto. Un’occasione per capire di più il mondo del volontariato e riflettere su nuove prospettive di coscienza civica.

Al via l’iniziativa Dire, fare, donare. Le nuove generazioni e il sociale . Obiettivo coinvolgere i giovani

La coordinatrice Alessandra Chirimischi

PISTOIA

La crescente difficoltà di coinvolgere i giovani nel mondo del volontariato è al centro dell’ iniziativa "Dire, fare donare" promossa dalla Misericordia di Pistoia, con la collaborazione dell’Università Popolare Aligi Bruni e del Dipartimento della regione Toscana ANS (Associazione Nazionale Sociologi). Un progetto che si propone di analizzare le motivazioni alla base della cosiddetta "crisi delle vocazioni al dono", un fenomeno che sta mettendo in difficoltà il mondo del volontariato e l’associazionismo.Questa iniziativa nasce dalla necessità di capire perché le nuove generazioni sembrano essere sempre meno inclini a dedicare tempo e risorse ad attività di volontariato. Un tema che ha spinto diverse associazioni pistoiesi, tra cui la Misericordia, a intraprendere un percorso di ricerca congiunto, con l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci per restituire al volontariato il ruolo centrale che deve rivestire nella comunità.Il progetto, che ha coinvolto l’Università Popolare di Pistoia, ha visto la realizzazione di un’indagine attraverso un questionario distribuito online. La ricerca ha coinvolto 315 persone e ha messo in evidenza diversi fattori che contribuiscono a quella che viene definita la "crisi delle vocazioni al dono". Tra le principali problematiche, emergono le difficoltà legate all’amministrazione delle associazioni, gravate da un crescente carico burocratico imposto dalla riforma del terzo settore, e un divario culturale che separa le generazioni più giovani dalla cultura del volontariato.

Il progetto ha anche posto al centro dell’indagine le opinioni dei giovani e ha cercato di comprendere le barriere di accesso che impediscono ai ragazzi di avvicinarsi al volontariato, ma anche le condizioni che potrebbero renderlo più attarente. Le risposte raccolte sono state fondamentali per delineare il quadro dei bisogni e delle aspettative delle nuove generazioni. Giulia Tardi, assegnista di ricerca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, e Alessandra Chirimischi, coordinatrice del progetto, hanno avuto un ruolo determinante nella realizzazione del questionario e nell’elaborazione dei risultati, che saranno presto raccolti in un report destinato a diventare uno strumento utile per tutte le associazioni che desiderano rendersi a misura di giovane.

Secondo Silvia Bini, presidente della delegazione pistoiese(Cesvot), il volontariato è un elemento fondamentale per il benessere della comunità, ma è necessario che le organizzazioni si adattino alle esigenze e alle aspettative delle nuove generazioni.

A.F