
Sono stati 1.553 gli utenti presi in carico dai Serd di Pistoia e Montecatini Terme lo scorso anno. Le dipendenze continuano ad affliggere la nostra società, ma da tempo esistono diversi percorsi terapeutici per riabilitare la persona. Ne parliamo con Fabrizio Fagni, direttore dell’Unità funzionale complessa delle dipendenze in Toscana. Ma negli anni l’approccio alle sostanze stupefacenti è cambiato. "Negli anni ‘90, quando i Serd erano appena nati grazie alla legge 1621990, la sostanza prevalentemente consumata era l’eroina, soprattutto per via endovenosa – spiega il dottor Fagni –. Il trattamento, quindi, era fortemente centrato anche sulla prevenzione della morte per overdose da eroina, che proprio in quegli anni vedeva il suo picco". Con gli anni, il mutamento delle condizioni socio-economiche a livello italiano e globale e l’arrivo sul mercato di altre sostanze stupefacenti, in primis la cocaina e in seguito le sostanze sintetiche, ha portato inevitabilmente a un mutamento nei consumi di sostanze anche nella provincia di Pistoia. "Ed è cambiato di conseguenza anche l’approccio terapeutico alla dipendenza – continua il direttore –. Il trattamento è andato via via ’personalizzandosi’ sulle esigenze dello specifico paziente. Oggi assistiamo al fenomeno del ’policonsumo’, cioè dell’uso di sostanze di diverso tipo".
L’alcol è una sostanza molto abusata fra adulti e giovani. Ai servizi per le dipendenze accedono anche persone con disturbo da gioco d’azzardo, definito una dipendenza comportamentale. "In provincia di Pistoia le sostanze abusate sono in linea con il quadro nazionale, si tratta di: cocaina, eroina, cannabinoidi, droghe sintetiche, associate nella maggior parte dei casi all’alcol – spiega ancora –. Le persone in carico ai due Serd della provincia ovvero Pistoia e Montecatini Terme nel 2021 sono state poco meno di 1.600. Nel 2022 i dati appaiono in linea con l’anno precedente. Abbiamo in carico sia ragazzi minorenni che soggetti maggiorenni".
Ma familiari e amici possono intervenire in qualche modo per consigliare un percorso terapeutico? Come funziona l’accesso e la presa in carico da parte del Sert? "L’accesso è diretto, non è necessaria prenotazione Cup – conclude il dottore –. I familiari sono spesso una risorsa fondamentale nel processo terapeutico nei casi in cui il soggetto dipendente maggiorenne acconsenta al loro coinvolgimento; per i soggetti minorenni i familiari devono essere coinvolti. La dipendenza è un fenomeno fortemente complesso che richiede un approccio multidisciplinare: medico, psicologico, sociale educativo, ambientale. I percorsi riabilitativi possono prevedere trattamenti ambulatoriali multidisciplinari, inserimento in strutture residenziali, come le comunità terapeutiche, o inserimenti in progetti semi- residenziali, come i percorsi diurni".
Samantha Ferri