Gianluca Barni
Cronaca

Tutti uniti per Meri. La catena di solidarietà attorno all’allenatrice malata

Pistoia, festa al centro Turati. E la pallavolista ringrazia: “Voglio scrivere un libro”. Oltre mille le visite ricevute in questi mesi

La foto di gruppo

La foto di gruppo

Pistoia, 8 settembre 2024 – È possibile trasformare una delle fasi più delicate della propria vita in uno dei periodi più entusiasmanti? Può apparire un paradosso, ma così non è. Non è se si risponde al nome di Meri Malucchi, classe 1967, una delle pallavoliste più brave e conosciute di sempre di Pistoia e della nostra provincia. Allenatrice forte e valente, vulcano d’idee ed energia, ha reagito da campionessa, qual è sempre stata, affrontando con tutte le sue forze un periodo di riabilitazione alla Turati. E calandosi in un nuovo progetto, quello della scrittura: “Ho in mente due libri, che realizzerò una volta finito tutto”, ha spiegato con entusiasmo.

Un nuovo progetto, derivante sì dall’amatissimo sport, ma non solo: dagli accadimenti della vita. Ha deciso di aumentare la visibilità social, raccontando la sua esperienza e raccogliendo l’affetto, sconfinato, della pallavolo toscana, confermatasi grande grande grande proprio come la voce e le note di Mina. Da maggio ad ora sono state più di mille le visite ricevute, tra ospedale e centro socio sanitario, la Turati, a Gavinana, sulla splendida montagna pistoiese. Più di mille, per tenersi bassi, per non esagerare. Fatto sta, che amici di un tempo e “nemici” sul campo, si sono materializzati per darle un bacio, porgerle una carezza, spronarla, incitarla. Il tutto in un crescendo che ha esaltato tanti e fatto notizia: e non c’era commiserazione o stolida voglia d’apparire, soltanto la volontà di allungare la mano a un personaggio che tale non è, essendo persona vera.

Il clou, è stato raggiunto in questi giorni, da un gruppo di ex atleti, dapprima riunitisi in un gruppo-whatsapp e poi corsi con ardore a trovarla per recarle in dono una camicia coloratissima, realizzata a mosaico con tessere di tessuto da Maria Luisa Berti, e una chiavetta usb a forma di cuore con all’interno video e foto d’incoraggiamento di tutti i partecipanti. Partecipanti che meriterebbero di essere elencati uno ad uno, ma visto il numero abnorme occorrerebbero un paio di pagine di giornale (non ce ne vorranno).

Dal canto suo, Meri, figlia di quel Bruno Malucchi che ha contribuito a far divenire grande uno sportivo del calibro di Vincenzo Nibali, ha ringraziato offrendo una strepitosa torta, priva di glutine zucchero e lattosio, preparata da un’altra eccellenza pallavolistica quale Silvia Bianchi, per festeggiare il compleanno dell’ennesimo talento del volley, Stefania Scalici. Da lassù, ne siamo certi, Bruno avrà sorriso soddisfatto: l’amore di Meri e per Meri è qualcosa che scioglie anche i cuori più duri.