La malattia di Alzheimer colpisce circa 55 milioni di persone nel mondo. L’età è il principale fattore di rischio, con oltre il 50% degli over 85 che ne è affetto. Ecco un convegno per fare il punto su questa malattia. E per mettere sotto la lente l’unione tra nuovi approcci terapeutici, terapie non farmacologiche e ambiente, che è determinante per stimolare le capacità cognitive residue delle persone con demenza: aiuta loro e i familiari a instaurare ulteriori canali di comunicazione, a ritrovare un equilibrio e un maggiore benessere nella quotidianità. Questo è, infatti, anche il tema di un convegno in programma nell’auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio venerdì alle 9: "Incontro fra ambiente e nuovo approccio terapeutico. Un nuovo centro Alzheimer a Pistoia", questo il titolo dell’evento, è realizzato da Fondazione Turati con la compartecipazione del Comune di Pistoia e in collaborazione con Generali Arredamenti, in vista dell’apertura del nuovo Centro diurno per persone anziane "Il filo della memoria". Al termine dei lavori sarà infatti possibile per tutti i partecipanti assistere al taglio del nastro e visitare la nuova struttura (in via Melani 1, nei pressi dell’auditorium), che presto ospiterà 20 persone con demenza ed è concepita secondo orientamenti molto diffusi nel Nord Europa.
Il convegno si apre alle 9 con i saluti della vicesindaca e presidente della Società della Salute Pistoiese, Anna Maria Celesti, seguiti da quelli di Beppino Montalti, presidente dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Pistoia.
Tra gli interventi anche quelli del professor Ubaldo Bonuccelli, specialista in neurologia e farmacologia, che interverrà sul tema del "Conoscere la demenza", della psicologa esperta in neuropsicologia Ilaria Natola sulle terapie farmacologiche e non farmacologiche, e di Manlio Matera, presidente Aima (Associazione italiana malati Alzheimer) Firenze, che prenderà la parola su "Ambiente ecologico Alzheimer". Ci saranno inoltre contributi di referenti della Fondazione Turati di Gavinana che illustreranno l’importanza della connessione tra struttura e territorio, e tra operatori e residenti, nonché del ruolo delle terapie alternative per una migliore qualità di vita. Architetti e ingegneri di Generali Arredamenti illustreranno inoltre il metodo ME.di.TE’. basato sui principi dell’architettura terapeutica che hanno ispirato la realizzazione del nuovo centro diurno per anziani della Turati. Generali Arredamenti è infatti l’azienda che ha curato la progettazione e la creazione della struttura.