
Il sindacalista Andrea Vignozzi ha scritto il libro «Veleno in polvere. La vertenza amianto alla Breda di Pistoia»
Polvere bianca. Nella memoria di quelli che c’hanno lavorato dentro, "nella fabbrica", l’immagine che neanche il tempo lava via è quella: polvere bianca. A strati, depositata sulle macchine. L’inizio di un incubo, pagato quand’è andata peggio con la vita stessa. Che a Pistoia si è tradotto in un iter legislativo e giudiziario pieno d’intoppi, dietrofront, lotte, battaglie, cortei, lutti. Una pagina dolorosa che oggi diventa libro, "Veleno in polvere. La vertenza amianto alla Breda di Pistoia" (Bfs Edizioni, 2025), centosettanta pagine a firma del sindacalista Andrea Vignozzi a ricostruire ombre (tante) e luci (poche) di una vicenda che ha segnato profondamente la storia della città.
Attraverso interviste a lavoratori, delegati di fabbrica, dirigenti politici e sindacali, familiari dei lavoratori scomparsi, avvocati coinvolti e minuziose ricerche d’archivio (specialmente nel Centro Documentazione sull’amianto intitolato a Marco Vettori, figura centrale nella vicenda pistoiese, e quelli Fiom-Cgil e Fondazione Valore Lavoro) tra verbali e articoli di giornale, Vignozzi compie un viaggio a tappe che può simbolicamente dirsi partito tra il 1991 e il 1992, quando un primo decisivo round nella vicenda amianto si giocò a Pozzuoli: per la prima volta, in un’azienda produttrice di materiale rotabile, il decesso di otto lavoratori veniva messo in relazione con l’esposizione all’amianto.
Inizia così la vertenza pistoiese, un lungo cammino che negli anni vedrà intrecciarsi il rischio della chiusura della fabbrica con la richiesta dei lavoratori del riconoscimento dello scivolo pensionistico per aver lavorato con l’amianto. Nel mezzo l’eccezionale mobilitazione operaia, quella che accadeva a Pistoia – e per l’amianto e rischi per la salute, e per la cessione della Breda a Finmeccanica –, ma che infiammava anche nel resto d’Italia, ma anche le morti e le malattie che andavano moltiplicandosi, con una prima significativa indagine del 1998 dell’Usl locale a rilevare un significativo inquinamento ambientale da amianto nella zona della Breda.
Vennero gli anni Duemila, con il "caso Pistoia" a fare da capofila nella lotta all’amianto in Italia, le continue e pressanti richieste di modifica alla legge 257/1992 (ovvero quella relativa alla cessazione dell’uso di amianto, con la bagarre politica che ne seguì), e quelle di bonifica del sito di via Ciliegiole, con un nuovo filone della discussione locale che aveva a che fare con l’istituzione di programmi di follow up sulle condizioni di salute dei lavoratori Breda.
Significativa la ricostruzione delle tappe dell’inchiesta penale che, tra speranze, disillusioni e infine amarezze, portò al noto epilogo, maggio 2004, assoluzione dei dirigenti Breda e l’altrettanto noto commento di Vettori: "Questa è la storia di questo Paese. A noi non restano che i funerali". Il dettagliato affresco ricostruito da Vignozzi sarà presentato sabato 15 marzo alle 17 alla Biblioteca San Giorgio, presenti l’autore, Stefano Bartolini, Francesco Carnevale e Stefano Gallo.
linda meoni