Amiche e amici dei teatri. Nasce la raccolta fondi per il nuovo ’Manzoni’

Chiunque potrà versare un’erogazione liberale: in cambio agevolazioni e sconti. Il presidente Gherpelli: "Accompagnare le istituzioni e creare una comunità".

Amiche e amici dei teatri. Nasce la raccolta fondi per il nuovo ’Manzoni’

Il pubblico del teatro Manzoni (archivio)

Il principio che muove il progetto guarda a costruire (o meglio, rafforzare) un’idea di comunità e quel conseguente senso di appartenenza. Ma guarda anche alla cultura come imprescindibile motore di crescita, civiltà e arricchimento. E poi c’è il pretesto importante, ovvero la ristrutturazione del "main stage" - il teatro Manzoni -, i cui imponenti lavori inizieranno nel 2025, a conclusione della stagione che verrà, con un impegno economico tutt’altro che banale che chiede l’aiuto di tutti.

È stato dunque ufficialmente battezzato il progetto di fundraising (ovvero, raccolta di fondi) Amiche e Amici dei Teatri di Pistoia, la cui sottoscrizione partirà il 26 agosto prossimo. Persone fisiche e giuridiche, pubbliche o private: chiunque potrà diventare amico o amica dei Teatri basterà versare un’erogazione liberale e godere così di benefici fiscali sotto forma di credito d’imposta.

Il meccanismo è quello della legge che regola l’Art Bonus. Ulteriori agevolazioni fiscali (cumulabili) sono previste per le imprese, i liberi professionisti e le fondazioni che abbiano sede legale o stabile organizzazione in Toscana, attraverso il Toscana Art Bonus. Per accedere alle agevolazioni è necessario che i versamenti risultino tracciabili e siano perciò effettuati entro il 31 dicembre di ogni anno, tramite bonifico bancario, oppure, alla Biglietteria del Teatro Manzoni (a partire dal 3 settembre, negli orari di apertura) con carte di debito, carte di credito, carte prepagate, bancomat, assegno bancario e circolare.

A chi parteciperà verrà consegnata una tessera di diversi colori ciascuno corrispondente a diverse agevolazioni, come sconti su abbonamenti e biglietti, abbonamenti e biglietti di cortesia, inviti ad aperitivi, incontri con gli artisti, menzione del donatore, backstage e molto altro (tutto il dettaglio su www.teatridipistoia.it).

Ventitré dipendenti, undici spazi di rappresentazione, due soggetti fondatori e nove sostenitori (nella fattispecie, diversi Comuni del pistoiese e la stessa Provincia), assieme ai sostegni offerti da Ministero, Regione e sponsor: è questo lo scheletro della Fondazione Teatri di Pistoia, che è anche Centro di produzione ed Ente di rilevanza regionale, oltre che soggetto gestore della Scuola Mabellini e del Funaro e collaboratore del Teatro Laboratorio della Toscana.

Guardando al portafogli, Teatri di Pistoia genera un volume annuale delle attività superiore a quattro milioni e seicentomila euro, con costi artistici e culturali che incidono per il 52,6%, per il 27,6% per quel che riguarda invece il personale. La vendita dei biglietti rappresenta l’8% circa delle entrate, con contributi pubblici e privati a costruire per la maggior parte la solidità dell’ente.

"Accompagnare l’impegno di Comune, Ministero, Regione e Fondazione Caript nella restituzione alla città e alla provincia del Teatro Manzoni, riportandolo allo splendore originario e dotandolo delle più avanzate soluzioni tecnologiche è già di per sé una prospettiva entusiasmante – commenta il presidente di Teatri di Pistoia Giuseppe Gherpelli -. Vogliamo condividerla, offrendo a tutti i cittadini la possibilità di avere occasioni ancora più frequenti di godere di spettacoli di elevata qualità, e, soprattutto, di dare vita a una nuova comunità fatta di persone che sanno quanto il teatro è essenziale per ogni crescita civile".

linda meoni