REDAZIONE PISTOIA

Analisi sulla falda acquifera. Ci sono i dati sull’inquinamento . Attesa per la bonifica dell’area

Il Comune ha pubblicato i verbali dell’Arpat. Il vicesindaco Gorbi: "Massima trasparenza". La zona non si è allargata, ma in uno dei pozzi si registra un aumento della contaminazione.

Analisi sulla falda acquifera. Ci sono i dati sull’inquinamento . Attesa per la bonifica dell’area

La falda acquifera di Ponte Stella risulta inquinata da cloruro di vinile e dicloroetilene, presenta inoltre concentrazioni di ferro e manganese eccedenti rispetto alle concentrazioni della soglia di contaminazione. Non è stata confermata la presenza di tetracloroetilene nei campioni analizzati a settembre 2022 ed è stata ribadita l’assenza di triclorometano in tutti i livelli campionati. Se l’area contaminata non si è espansa nell’ultimo triennio, l’inquinamento in uno dei pozzi sembra essere in aumento. Questo è quanto si legge negli ultimi verbali di Arpat (Agenzia regionale per la protezione del territorio), resi noti dal Comune di Serravalle nei giorni scorsi, sugli ultimi campionamenti (nella foto, di repertorio) effettuati la scorsa estate.

"L’area contaminata da cloruro di vinile, come definita nell’ottobre 2020, non mostra variazioni da un punto di vista spaziale in direzione est. Viene confermato pertanto il limite orientale di tale area ubicato in pozione intermedia tra il “pozzo J“ e il “pozzo AB“ – si legge nel documento – da un punto di vista dell’evoluzione temporale della contaminazione si conferma il netto incremento nella concentrazione in cloruro di vinile rilevato nel “pozzo E“ a partire da gennaio 2023". La fase di analisi si è poi protratta sino allo scorso mese, fino al via della conferenza dei servizi che dovrà poi culminare con la definizione delle operazioni di bonifica.

Una questione tornata d’attualità nelle scorse settimane, con Serravalle Civica che aveva chiesto conto dello stato d’avanzamento dell’iter burocratico e dei risultati dei campionamenti. Per quel che riguarda invece i prossimi passaggi, il rappresentante dell’azienda indicata come responsabile dovrebbe presentare un progetto operativo di bonifica (nel quale saranno specificati i tempi dell’intervento) soltanto dopo l’approvazione dell’"analisi di rischio" in esito alla conferenza. E a quel punto, il documento dovrebbe essere sottoposto al via libera di una nuova conferenza dei servizi per procedere poi a bonificare l’area.

"Il Comune ha pubblicato questi dati per la massima trasparenza, ma sono stati raccolti da Arpat e sono già disponibili sul sito dell’agenzia, alla quale spetta la comunicazione – ha commentato il vicesindaco Federico Gorbi – Non c’è alcun segreto: analisi e bonifica coinvolgono Arpat, il Comune è in questo caso spettatore e non attore".

Giovanni Fiorentino