Prima sono entrati in classe, per verificare la situazione del riscaldamento. Poi, constatato che il problema del freddo persisteva, hanno deciso di manifestare, radunandosi nel piazzale all’esterno dell’Istituto Marchi. Quello della temperatura delle classi, però, non è il solo tema al centro della protesta. Alcuni dei ragazzi ci hanno mostrato due brevi video realizzati all’interno della scuola, nei quali si vede un topolino che percorre i corridoi. "Eravamo in tanti – racconta uno dei promotori della protesta – la preside e alcuni dirigenti sono usciti per chiederci di rientrare, evidentemente meno preoccupati di noi per il freddo e per la presenza di topi. Alle 8.30 l’adrenalina ha avuto la meglio, e un gruppo di ragazzi ha proposto di entrare e provare a far scendere nell’atrio tutti quelli che erano entrati in classe, cosa che, poi, non abbiamo fatto. C’è stata un po’ di confusione, è intervenuta anche una volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza che ha identificato qualcuno di noi, poi quando la manifestazione si è sciolta, sono andati via".
"Non sono fra quelli che hanno partecipato allo sciopero – commenta Federico Angelini, neo eletto rappresentante degli studenti in consiglio d’istituto – la preside mi dice di essere uscita per dire ai ragazzi che potevano manifestare senza che lei prendesse provvedimenti. Il problema si è creato quando qualcuno ha pensato di entrare per chiamare fuori chi stava facendo lezione". "Abbiamo preso in carico la segnalazione del topolino che è stato filmato – afferma il vice preside Roberto Torre – lo abbiamo segnalato a mezzo Pec alla Asl. Sicuramente non ci sono problemi di infestazione. Per quanto riguarda il riscaldamento, allo stato attuale funziona. Ci sono, sì, da fare alcune regolazioni: in alcune aule è più caldo, in altre è freddo. Abbiamo segnalato tutto alla Provincia di Pistoia, con una mappa: io e la dirigente abbiamo visitato ogni singola aula, per verificare la situazione. Che ci sono dei malfunzionamenti è vero. E siamo pronti a sostenere le eventuali proteste degli studenti, anche se le temperature, oggi, erano sostenibilissime. I ragazzi hanno dato vita a una manifestazione spontanea, in cui hanno evidenziato il loro disappunto. Tutto è andato bene fino a quando hanno chiesto di entrare in massa a scuola, allora abbiamo detto che se volevano andare a far lezione potevano farlo, altrimenti avrebbero dovuto restare fuori a manifestare. Si è accesa un po’ di discussione con alcuni studenti – conclude – ma il problema reale e quello del riscaldamento, e su questo ci stiamo concentrando".
Emanuele Cutsodontis