PISTOIAMassima attenzione, in questi giorni, su quello che succede nella parte di impianti sportivi nella zona di viale Adua e limitrofi. Ed una brutta notizia, che si aggiunge alla chiusura dell’Auditorium, arriva per la piscina e palestra "Silvano Fedi" che, oramai da più di tre anni, è al centro di un importante progetto di ristrutturazione di diversi milioni di euro grazie ai fondi Pnrr ma che si sta prolungando molto più del previsto: originariamente, infatti, i lavori dovevano essere già conclusi da più di dodici mesi e i nuovi impianti già in funzione.
E’ notizia delle ultime ore, infatti, che è stata approvata la nuova concessione di proroga all’azienda che si è aggiudicata l’appalto, ovvero il "Consorzio italiano costruzioni manutenzioni e servizi", di ulteriori 120 giorni (quattro mesi) per poter completare le opere necessarie alla chiusura del cantiere, anche se i punti interrogativi restano molto grossi. Nella documentazione, infatti, si fa riferimento alla già effettuata revisione degli impianti di riscaldamento per eliminare l’alimentazione a metano ma soprattutto che "i tempi di fornitura di molti prodotti si sono allungati e non vi sono indizi su prossimi miglioramenti in tale aspetto causa restringimento delle importazioni delle principali materie prime dai mercati esteri di riferimento e delle eccessive commesse".
Se, da un lato c’è l’incognita sull’arrivo dei materiali, dall’altro ci sono aspetti venuti fuori dall’aprile scorso come l’ordinanza regionale di riduzione dell’orario di lavoro a causa del caldo e condizioni metereologiche avverse durante l’autunno.
L’aspetto, forse, più preoccupante è un altro anche perché si protrae oramai da più di un anno: "permangono tuttora alcune incertezze a riguardo gli allacciamenti alle reti esistenti, sia elettrica che di fognatura, che non permettono di chiudere gli scavi e le sistemazioni esterne" si legge nel documento ufficiale. Al momento, quindi, la proroga è autorizzata fino al prossimo marzo con la possibilità che si possa slittare ancora più avanti. A questo, poi, ci andranno aggiunti i tempi dei collaudi, delle finiture e di tutte le procedure per poter aprire col rischio che l’inaugurazione possa andare anche oltre l’estate 2025.
S.M.