1 La tragedia
Il 3 maggio scorso la giovane Luana d’Orazio ha perso la vita in una orditura a Oste dove lavorava da due anni.
E’ stata risucchiata dall’orditoio al quale lavorava.
2 Le indagini
La procura martedì pomeriggio ha interrogato la titolare dell’azienda che avrebbe detto di non sapere che Luana lavorava da sola al macchinario. La ragazza aveva un contratto da apprendista e quindi doveva sempre essere seguita da un tutor. Il marito della titolare, anche lui indagato, ha scelto di non rispondere alla domande.
3 Pista difficile
Dalla Germania sarebbe arrivata la notizia che l’analisi dei dati della scatola nera dell’orditoio che ha ucciso la ragazza difficilmente potrà fornire elementi decisivi per l’indagine.